Politica
17 Dicembre 2016
I militanti coprono le casse automatiche per non far pagare il parcheggio

Blitz di Casa Pound contro i parcheggiatori abusivi

di Redazione | 2 min

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“Esercente multato, abusivo tutelato!”, questo il testo dello striscione affisso dai militanti di Casa Pound Ferrara che hanno anche coperto decine di casse automatiche per pagare la sosta nei parcheggi del centro, preda dell’accattonaggio abusivo. Il blitz contro i parcheggiatori abusivi è avvenuto nella notte, quando gli attivisti hanno sigillato diverse macchinette con dei sacchetti del pattume. 

La prima ad accorgersene è stata una signora ferrarese che questa mattina, quando si è trovata di fronte alla cassa, non sapeva dove infilare le monetine per pagare il parcheggio in centro. E’ quindi partita la segnalazione alla questura e sul posto si sono portate pattuglie della polizia di Stato, della Digos e della polizia municipale per togliere i sacchetti di plastica dalle macchinette. Alle 7.30 la situazione era già tornata alla normalità, ma la protesta continua.

“Siamo intervenuti – affermano i militanti – a fronte di una situazione ormai insostenibile che vede un’amministrazione pronta a sanzionare esercenti ma anche residenti del centro cittadino a causa di piccole violazioni ai regolamenti comunali ma non verso chi spesso in modo molesto occupa i parcheggi per trarne profitto, un vero e proprio racket della sosta a pagamento”.

Emblematici, secondo gli esponenti del movimento di estrema destra, “sono sia il caso del verbale ad una parrucchiera colpevole di aver steso un piccolo tappeto rosso davanti al negozio dove prontamente la polizia municipale è intervenuta con una multa”, sia quello delle “attività di via Saraceno che oltre a pagare lo scotto del ritardo nei lavori di rifacimento della strada (oltre i 240 giorni previsti dall’assessore Modonesi) e perdere introiti data la scarsa fruibilità, si sono visti sanzionare sulle modalità di carico e scarico delle merci oltre ai residenti per i divieti di sosta cambiati più di una volta all’insaputa degli stessi”.

“Se questo è il modus operandi di chi non tutela i commercianti del centro storico già in difficoltà tra crisi, ipermercati della periferia e concorrenza straniera – concludono i militanti di Casa Pound – riteniamo che gli assessori benpensanti di questa città debbano farsi un esame di coscienza poiché è facile accusare chi non è allineato al loro pensiero dicendo che si specula su disgrazie altrui mentre dall’altro lato si applica alla lettera ogni legge contro gli stessi esercenti ferraresi”.

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