Codigoro
15 Gennaio 2017
Toccante discorso del sindaco: “Non permettere che ansie, dispiaceri e angosce diventino odio”

Il cuore trafitto di Pontelangorino

di Redazione | 2 min

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I socialisti codigoresi ricordano Alda Costa

Nella ricorrenza degli ottanta anni dalla morte delle maestra socialista Alda Costa, i socialisti dell’Associazione Socialista Liberale e del Psi di Codigoro, hanno deciso di commemorare la figura della patriota ferrarese

(foto e video di Alessandro Castaldi)

di Giuseppe Malatesta

Codigoro. “Il nostro cuore trafitto ha bisogno di gridare, non di disperazione ma di speranza che qualcosa di meglio esista. Qualcosa che è già in mezzo a noi e che dobbiamo valorizzare, dopo questa tragedia che non ha confini geografici”. E’ il parroco don Marco Polmonari a pronunciare il breve discorso di conforto e monito alla sua comunità, provata dalla tragedia che ha colpito due famiglie concittadine.

Una comunità la cui numerosa adesione alla fiaccolata commemorativa è ancora più evidente tra le mura della parrocchia di San Benedetto Abate, mezzo chilometro più in là dell’abitazione dei Vincelli, e di cui lo stesso sindaco, Alice Zanardi, si sente parte integrante. Natia e abitante della popolata frazione, ha partecipato al cordoglio sottolineando il legame particolare con la sua gente e tra la sua gente.

“Condividiamo tutti lo stesso stato d’animo – ha detto dal pulpito – e come voi non mi capacito. Sono giorni di buio totale, sono una di voi, tutti i giorni iniziamo le nostre vite in questo paesino, tutti ci conosciamo e in queste mattine ci guardiamo con occhi senza luce. Nunzia e Salvatore, persone oneste con cui la vita è stata ingiusta, sono stati parte di noi per tanti anni”.

Il pensiero del primo cittadino va a chi involontariamente è tra i protagonisti della triste vicenda. “Al figlio maggiore, la cui vita è stravolta e annientata, e ai parenti delle vittime. Il mio cuore è inoltre con la famiglia S.” aggiunge rivolgendosi ai genitori di M., seduti in prima fila senza riuscire a trattenere le lacrime. “Tutti comprendiamo la vostra disperazione e la frustrazione. Siete delle brave persone e non vi lasceremo soli”.

“Pontelangorino deve continuare a vivere con forza, non dobbiamo avere paura nelle nostre case e continuare a sostenere i nostri ragazzi, prestando maggiore attenzione ai segnali di disagio che ci inviano. A voi ragazzi, che vivete la nostra stessa disperazione da un punto di vista differente, chiedo di non permettere che ansie, dispiaceri e angosce prendano il sopravvento e vi riempiano di astio che, se non elaborato correttamente, può diventare odio, quell’odio che ci fa ritrovare qui stasera. Permettere ai vostri genitori di entrare nel vostro cuore e di aiutarvi: non chiudetevi, perché loro vivono per voi”.

E’ invece il vicario don Massimo Manservigi a dare lettura del messaggio che il vescovo Luigi Negri (rimasto nella città estense per motivi di salute) aveva già affidato alla stampa giovedì scorso.

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