Federico Balboni, capogruppo del M5S in Consiglio comunale
Un’interrogazione sull’efficacia delle occupazioni di immobili Acer in base all’ampiezza dei nuclei familiari e degli spazi concessi, che parte da una premessa – la segnalazione della presenza di amianto in un edificio – che non trova corrispondenti domande agli amministratori comunali.
È ciò che ha presentato il capogruppo del M5S Federico Balboni come primo atto ufficiale del 2017. “Avendo ricevuto una segnalazione sulla presenza di amianto in un edificio in gestione Acer, sito in via Porta Mare 46, per il quale ho prodotto una segnalazione inviata agli enti competenti – scrive Balboni – ho avuto occasione di raccogliere segnalazioni da parte del cittadino dal quale ero stato contattato, in merito all’ occupazione ‘non efficace’ di alcuni appartamenti della struttura, ossia con nuclei familiari che occupano edifici sovradimensionati per le loro esigenze”.
La premessa di Balboni – la supposta presenza di amianto, la cui importanza potenziale è sottolineata anche dal coinvolgimento delle autorità competenti per effettuare una verifica – non trova però riscontro nelle richieste all’assessore Chiara Sapigni e al sindaco Tiziano Tagliani, ai quali chiede ‘solo’ di essere portato a conoscenza di “quanti immobili siano occupati da nuclei familiari sottodimensionati rispetto allo stesso; quanti e quali di questi nuclei verranno sistemati in altra destinazione nell’anno in corso; una stima effettuata ipotizzando un’efficienza massima dell’assegnazione degli alloggi popolari, per conoscere sia la copertura potenziale che questo Comune sarebbe in grado di offrire ai richiedenti alloggi, e un confronto fra questo dato e il numero di utenti che realmente usufruiscono di tale servizi”.
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