Cronaca
28 Settembre 2016
Sottoscritto in prefettura un protocollo d'intesa con forze dell'ordine e gestori

Più sicurezza nelle discoteche e nelle sale da ballo

di Redazione | 2 min

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(immagine di repertorio)

(immagine di repertorio)

Il 16 settembre il prefetto Michele Tortora, alla presenza dei responsabili delle forze dell’ordine, ha sottoscritto con i rappresentanti locali dei servizi di controllo e dei gestori delle discoteche, un protocollo d’intesa territoriale finalizzato al rafforzamento della sicurezza nelle discoteche e nei luoghi di intrattenimento danzante. L’atto scaturisce da un accordo quadro nazionale siglato dal ministro dell’Interno e dai vertici nazionali delle predette associazioni di categoria.

Nel documento sono previsti impegni da parte dei gestori e degli operatori della sicurezza che riguardano: l’obbligo di segnalazione alle forze di polizia di ogni situazione di illegalità o di pericolo per la sicurezza e l’ordine pubblico; la regolamentazione dell’accesso e della permanenza all’interno dei locali; l’affidamento dei controlli al personale autorizzato e opportunamente formato; la eventuale installazione dei servizi di video sorveglianza; l’individuazione in ciascun locale di un referente per la sicurezza.

Relativamente alla prefettura e alle forze di polizia sono stati previsti alcuni impegni tra i quali: la messa in atto di meccanismi premiali in caso di sottoscrizione del protocollo d’intesa e  del suo integrale rispetto da parte dei gestori dei locali; la possibilità di consentire legittimamente l’allontanamento o il diniego dell’accesso ad avventori che violino le regole di comportamento fissate dal protocollo stesso; rafforzamento dei servizi di vigilanza e di controllo da parte delle forze di polizia in occasione di eventi per i quali si prevedano affluenze di pubblico rilevante.

L’atto contempla infine l’impegno congiunto per attuare ogni forma di collaborazione per contrastare qualsiasi attività di organizzazione abusiva o illegale di intrattenimenti e spettacoli.

L’accordo locale resta aperto ad adesioni successive, nella prospettiva di sensibilizzare alla partecipazione al modello di sicurezza partecipata proposto anche a quelle realtà imprenditoriali – si pensi agli stabilimenti balneari sulla costa comacchiese – che pur non rientrando formalmente tra le discoteche o locali da ballo, offrono un’attività di svago che si rivolge essenzialmente alle giovani generazioni.

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