(foto di Alessandro Castaldi)
“Poteva essere un lodevole esempio di gestione del territorio e invece è finito con lo scempio della distruzione totale”. E’ il “bosco per la città” visto dal Movimento 5 Stelle che denuncia lo stato di incuria della nuova area verde in via Caretti, “inaugurata lo scorso marzo con una parata mediatica e poi completamente abbandonata”.
Il bosco sarebbe dovuto sorgere, con la piantumazione di 300 piante, nella zona di riequilibrio ecologico “Schiaccianoci” alle soglie della città, “un luogo di particolare pregio naturalistico – commentano i pentastellati – e il cui valore ecologico è amplificato dalla funzione di attenuazione delle problematiche di inquinamento del sottosuolo che hanno reso tristemente noto negli anni scorsi il quadrante est della città”.
Un bosco “per ossigenare l’aria”, titolavano i giornali all’indomani dell’inaugurazione dei lavori di progettazione e piantumazione, gestiti dall’associazione nazionale Upm (Un Punto Macrobiotico) del professor Mario Pianesi, dall’Ufficio Verde del Comune di Ferrara e dall’istituto tecnico per l’agricoltura “F.lli Navarra”, con il patrocinio, oltre che del Comune di Ferrara a cui appartiene l’area, anche di autorevoli sigle come Onu, Ministeri Ambiente e Agricoltura, Regione Emilia Romagna e Corpo Forestale dello Stato.
Ma il M5S parla al passato perché ora la situazione è completamente diversa. “Le giovani plantule, rimesse in piedi dopo i primi temporali primaverili da qualche abitante dell’area, sono state poi sommerse dalle erbe in competizione, mai soccorse da irrigazioni per il caldo estivo e a fine estate, un paio di giorni fa, sono finite sfibrate e frantumate sotto la grossa trincia a cui è stata affidata la pulizia dall’erba e sterpaglie dell’area”.
“Se sia stato un grave errore per mancanza di comunicazione e controllo del lavoro lo abbiamo chiesto in un’interrogazione all’assessore Ferri – comunicano i rappresentanti del movimento pentastellato -, così pure di chi fosse la responsabilità della gestione di questo giovane impianto, così trascurato, finito con lo scempio della distruzione totale”.
“Chiediamo anche se per questo progetto, fallito miseramente per incuria, incompetenza e mancanza di professionalità di chi opera nel verde, sono stati spesi soldi pubblici” afferma il M5S secondo cui “tutto ciò che rimane del bosco per la città è il ricordo dell’ennesima operazione di immagine che l’amministrazione utilizza per fregiarsi di un’anima ecologista che non ha, vista l’incuria nella gestione del verde pubblico in moltissime zone della città di cui i frequenti abbattimenti di grossi alberi dentro e fuori le mura sono l’esempio più conosciuto, ma non certo l’unico”.
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