Cronaca
26 Luglio 2016
Simone Bertocchi è iscritto nel registro degli indagati per l'assassinio di Tosi Savonuzzi

Omicidio di Fossanova, si cerca l’arma del delitto

di Redazione | 4 min

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Il ricercato Simone Bertocchi

Il ricercato Simone Bertocchi

Si cerca l’arma del delitto. Gli inquirenti ipotizzano che il killer di via Ravenna si possa essere liberato della pistola con la quale è stato ucciso Roberto Tosi Savonuzzi, 73 anni, e ferita la moglie Raffaella Pareschi, 63, nella zona del classico luogo del delitto. Ieri il reparto della Scientifica dei Carabinieri ha effettuato un altro sopralluogo nella casa della vittima e, dopo ore di ricerca, ha trovato due dei tre bossoli scaricati dalla calibro 6.35 usata per l’omicidio.

Per tutta la giornata gli sforzi dei militari sono continuati attorno alla zona di Fossanova San Marco per cercare la pistola. Un reperto – non concernente l’arma da fuoco e sul quale è opportuno glissare per non ostacolare le indagini – è stato trovato e registrato nel pomeriggio.

Continuano intanto le ricerche del presunto omicida e del “secondo uomo”, sulla cui identità ancora non ci sono elementi utili alle indagini. Sul ‘primo uomo’, invece, come abbiamo scritto ieri, già molte cose si sanno. Simone Bertocchi, 36enne nato in provincia di Varese da anni residente a Ferrara, al momento irreperibile, è l’uomo che Vittorio Chiccoli, 80 anni, il proprietario dell’immobile affittato da dieci anni a questa parte alle vittime, afferma di aver visto allontanarsi in bicicletta dal civico 277 assieme a un complice.

Di lui si sa che è conosciuto alle forze dell’ordine per alcuni precedenti per violenza generici. A giustificare la sua presenza nel retro cortile dell’abitazione è il legame affettivo che lo vedeva fidanzato di Sabrina, la nipote dell’anziano padrone di casa. Anche lei è una delle persone sentite dal pm Stefano Longhi nelle ore successive al delitto. E proprio casa sua è uno dei primi luoghi dove i carabinieri hanno sperato di trovare il fuggitivo. Ora Bertocchi è iscritto nel registro degli indagati per omicidio e tentato omicidio.

Al momento le ricerche non hanno dato nessun risultato. Il lasso di tempo di tempo tra la morte di Tosi Savonuzzi e la caccia all’uomo, vale a dire dalle 9 di mattina alle 2 di pomeriggio, potrebbe in teoria permettere a chiunque di cercare la fua all’estero. Si ragiona ovviamente di ipotesi e sospetti, dal momento che su Bertocchi vige la presunzione di innocenza. A insospettire gli investigatori sono le raccomandate di sollecito e di richiesta danni che avevano come destinatari le vittime e come mittente la nipote. Una di queste rimostranze, come abbiamo anticipato ieri, sarebbe la mancata risoluzione del problema di una perdita d’acqua dal terrazzo.

Proprio nell’abitazione della nipote, Sabrina Chicccoli, si sono presentati i carabinieri, senza però trovare la persona oggetto delle ricerche. Ieri mattina invece è stato riascoltato dagli inquirenti Vittorio Chiccoli, per alcuni dettagli relativi all’ora esatta della sparatoria.

Intanto attorno al civico 277 di via Ravenna si concentra la curiosità delle televisioni nazionali, come nel caso de “La vita in diretta”, la cui troupe stazione giorno e notte davanti ai sigilli dei carabinieri. L’unica nota emersa dall’appostamento è il fatto che Vittorio Chiccoli non esce dall’abitazione se non per dar da mangiare la cane. Nemmeno i vicini sanno fornire elementi nuovi. Daniele Chiccoli (omonimo del fratello di Vittorio), che vive con la moglie nella casa di fianco, al 279, distante comunque qualche decina di metri dal luogo del delitto, ricorda di essersi svegliato domenica mattina “attorno alle 9, a causa dei cani che abbaiavano, ma sul momento ho dato la colpa all’elicottero che girava sopra il quartiere”. Anche lui conferma che “in questi dieci anni in cui Tosi Savonuzzi e la moglie hanno vissuto qui non ci sono mai stati problemi”.

Quanto la moglie della vittima, Raffaella Pareschi, in tarda serata dall’ospedale Maggiore di Bologna hanno fatto sapere che la donna si trova ancora in pericolo di vita. La 63enne è stata operata per rimuovere i dani del colpo di pistola alla schiena rimediato dopo essersi gettata sopra il marito nel tentativo di proteggerlo. La donna è sempre ricoverata nel reparto di Rianimazione. Le sue condizioni sono sempre molto gravi, ma stabili, con un lieve miglioramento.

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