Codigoro. A casa avevano costruito una vera e propria serra, con impianto di illuminazione e ventilazione ad hoc allestiti all’interno di un frigorifero, per coltivare marijuana da vendere ai consumatori del territorio codigorese. Il laboratorio di una giovane coppia col pollice verde è stato scoperto sabato sera nel corso di un controllo dei carabinieri a Codigoro, che hanno rinvenuto e posto sotto sequestro 16 piante di marijuana ben curate, 466 grammi di marijuana essiccata e 50 semi dello stesso stupefacente.
La coppia di 30 e 20 anni, del luogo, è stata arrestata per concorso in illecita detenzione e coltivazione, ai fini di spaccio, di sostanze stupefacenti. L’arresto è avvenuto al termine di uno specifico controllo condotto dai carabinieri per prevenire e contrastare il fenomeno dello spaccio e consumo delle sostanze stupefacenti, dei quali in particolare i giovani sono vittime e autori. Un’attività info-investigativa che è stata incrementata su tutto il territorio per fermare i produttori e i consumatori di droghe sintetiche di ultima generazione e, in generale, di tutte le sostanze stupefacenti.
Il servizio è stato predisposto dai carabinieri sin dal primo pomeriggio proprio per incrementare l’attività di contrasto del fenomeno di spaccio nella zona del codigorese e delle zone limitrofe in maniera più efficace attraverso il monitoraggio più accurato di questa coppia.
Dopo essere stati fermati a bordo della loro autovettura, i militari hanno avuto la conferma che i soggetti facevano uso di stupefacente ed hanno proceduto quindi con la perquisizione domiciliare. Nel corso dell’operazione i carabinieri hanno avuto la sorpresa di trovarsi, addirittura, davanti ad un ben attrezzato laboratorio per la produzione dello stupefacente realizzato, all’interno di un frigorifero con impianto di illuminazione e ventilazione ad hoc, dove crescevano 16 piante di marijuana ben curate. Rinvenuti anche 466 grammi di marijuana essiccata, 50 semi dello stesso stupefacente, un bilancino di precisione ed il materiale per il confezionamento.
Gli arrestati, dopo le procedure di legge, su disposizione dell’A.G., sono stati rimessi in libertà ai sensi dell’art. 121 delle Disposizioni Attuative del CPP.
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