Cento
13 Febbraio 2016
Matlì polemico dopo gli appelli di Lega Nord e Forza Italia: "Vedo gli stessi errori di cinque anni fa"

FdI: “Non saremo gli utili idioti di Fabbri”

di Ruggero Veronese | 3 min

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Paolo Matlì e Cosimo Depinto di Fratelli d'Italia

Paolo Matlì e Cosimo Depinto di Fratelli d’Italia

Cento. “Ma quale unità del centrodestra? Qua si stanno rifacendo gli stessi errori che cinque anni fa hanno fatto vincere il Partito Democratico”. Non sembra molto convinto – per usare un eufemismo – il portavoce centese di Fratelli d’Italia, Paolo Matlì, mentre si allontana dalla presentazione del candidato sindaco del centrodestra Diego Contri. Il partito di Giorgia Meloni in questo momento è fuori dalle coalizioni sia a Vigarano che a Cento, in polemica con i criteri di selezione dei candidati adottati da Lega Nord e Forza Italia. E Matlì approfitta dell’occasione per togliersi alcuni sassolini dalle scarpe.

“È da tre anni che lavoriamo per riunire il centrodestra, muovendoci attraverso denunce, ricerche e situazioni da approfondire. Tre anni in cui il centrodestra centese ha lavorato insieme per mandare a casa Piero Lodi. Poi non ho più saputo nulla sulla scelta del candidato sindaco fino a due giorni fa, quando Alan Fabbri mi ha telefonato dicendo ‘noi venerdì presentiamo il candidato: se ci vuoi stare va bene, altrimenti fa lo stesso’. Credo non sia questo il modo giusto per trovare l’unità, sia per quanto riguarda me, sia rispetto alle decine di persone che in questi anni hanno lavorato con noi”.

Insomma secondo i rappresentanti di Fratelli d’Italia la scelta di Contri è ben lungi da essere una vera espressione della società civile, come sostenuto dagli ipotetici alleati: “Ci vuole un coinvolgimento dal basso, ed è per questo che auspicavamo le primarie. Dev’essere la base a stabilire chi ha più consensi, ma se abbiamo paura delle primarie dove pensiamo di andare?”.

E il malumore secondo Matlì coinvolge anche il partito di Forza Italia: “Mi risulta che al suo interno c’è una grande spaccatura, che deriva dalle modalità di selezione. I responsabili di questa situazione sono in questa stanza”. Ma chi, di preciso? “La Lega Nord. C’è stata un’influenza esterna di Fabbri su due persone che hanno dimostrato di non contare molto. Sono gli stessi errori di cinque anni fa, solo che allora invece di Fabbri c’era Cavicchi. E sa come viene definito chi accetta queste condizioni? Un utile idiota. Beh, noi non faremo questa parte”.

Il riferimento ai malumori in Forza Italia riguarda uno dei principali ‘delusi’ dalla candidatura di Contri: il sindaco di Sant’Agostino Fabrizio Toselli, che era stato indicato come possibile candidato alle elezioni centesi (e a cui potrebbero essere fischiate le orecchie durante la presentazione di Contri). “Sappiamo che in questo momento è comprensibilmente amareggiato – afferma il deputato di Forza Italia Palmizio rispondendo alle domande della stampa -, ma se vuole partecipare nella lista di Forza Italia non c’è problema”. Secondo Alan Fabbri invece “Toselli ha già un grandissimo compito: portare a fusione Sant’Agostino e Mirabello. Non lo vogliamo distogliere da questo impegno, ma crediamo che possa essere una pedina fondamentale per quanto riguarda la ricostruzione del Comune di Cento, forse anche nella squadra di governo”.

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