Cronaca
12 Febbraio 2016
La vittima della rapina: “Non posso permettermi di chiudere, devo pagare l’affitto”

Il terrore nel negozio: “Mi hanno minacciato di morte”

di Elisa Fornasini | 3 min

Leggi anche

Morì sul lavoro in Borgo Punta. Si attende l’udienza preliminare

Si attende la fissazione dell'udienza preliminare del processo per l'incidente mortale in cui perse la vita Miz Mohamed Fawzy Abdou, operaio edile 36enne di nazionalità egiziana, impegnato in un cantiere per la ristrutturazione col Superbonus 110% di un palazzo in via Borgo Punta, al civico 187

Processo stadio. “Tutti i margini di sicurezza non erano stati rispettati”

Prosegue il processo nato dall'inchiesta relativa alle presunte difformità strutturali dello stadio Paolo Mazza, riscontrate durante il cantiere per i lavori di ampliamento dell'impianto sportivo cittadino fino a 16mila posti, avviato dopo la permanenza della Spal in Serie A nel campionato di calcio 2018-2019

OLYMPUS DIGITAL CAMERA“Appena vengo fuori ti uccido, vengo con la pistola e ti uccido dentro il negozio”. Ha paura, Mahamudul Royal, il 36enne originario del Bangladesh che ieri sera ha subito una violenta rapina nel suo negozio di frutta e verdura in viale Cavour 226. La minaccia di morte viene da E.F.O., uno dei malviventi che il titolare è riuscito a fermare mentre gli altri cinque rapinatori si davano alla fuga.

Per fermare i banditi, Mahamudul ha messo a serio rischio la propria incolumità. Lo dicono i tagli riportati sul viso, sferrati dal ladro che l’ha minacciato con un coltello per farsi dare i soldi e che, quando è stato bloccato all’interno del negozio in attesa dell’arrivo della polizia, avrebbe voluto che quel coltello fosse una pistola per togliergli la vita.

Lo racconta il titolare stesso che, nonostante lo spavento e le ferite riportate, ha riaperto già da questa mattina il minimarket. “Non posso permettermi di chiudere, devo pagare l’affitto” afferma il 36enne che, nonostante la brutta esperienza, accoglie i clienti con il sorriso di sempre. Una vicenda che ha dovuto condividere, purtroppo, con i suoi due fratelli.

OLYMPUS DIGITAL CAMERA“Siamo tre fratelli e ci diamo il turno per gestire il negozio – racconta Royal -. Ieri sera, intorno alle 18.30, ero solo quando ho visto entrare sei clienti di colore, forse marocchini o nigeriani, che hanno iniziato a girare nel negozio per osservare la merce esposta. Non mi sono preoccupato perché sembravano normali clienti, sono entrati a viso scoperto, erano tutti giovani e parlavano bene italiano”.

La paura arriva solo dopo, quando uno dei finti clienti si avvicina alla cassa. “Ho provato a fermarlo e mi ha tirato un pugno, sono caduto per terra e lui ha estratto il coltello e ha iniziato a minacciarmi. Mio fratello, che aveva il suo giorno libero (lavora come aiuto cuoco), stava venendo a darmi il cambio quando ha visto che c’era qualcosa di strano. È entrato nel negozio di corsa insieme all’altro mio fratello e sono stati assaliti dai rapinatori”.

Durante la colluttazione, uno dei nigeriani ha colpito il titolare con una coltellata al volto e i suoi fratelli al collo. “Non ho avuto paura per me ma per mio fratello, lui è diabetico” racconta il titolare. La famiglia Royal è riuscita a bloccare E.F.O., quello che materialmente aveva prelevato le banconote dal registratore di cassa, mentre gli altri cinque sono riusciti a scappare con il bottino di 300 euro. Dopo la segnalazione, sul posto sono arrivati gli agenti delle volanti che hanno arrestato il rapinatore – già conosciuto alle forze dell’ordine per spaccio di sostanze stupefacenti, furto aggravato, resistenza a pubblico ufficiale e rissa – per il reato di rapina aggravata in concorso con altre 5 persone non identificate. Intervenuto anche il 118 che ha medicato sul posto le tre vittime.

“Quando sono arrivato qui c’era un’altra Ferrara, la Ferrara di adesso è un disastro” commenta amareggiato Mahamudul che si è trasferito nella città estense 17 anni fa. Metà della sua vita l’ha passata qui, lavorando come aiuto cuoco fino a tre mesi fa, quando ha deciso di aprire una sua attività per sistemarsi.

“Volevo solo vivere una vita tranquilla ma negli anni ho visto sempre più delinquenza, arrivano troppi delinquenti che vogliono solo spacciare o rubare e, anche se arrestati, vengono subito rimessi in libertà – nota Royal -. Spero che chi ha fatto questo a me e ai miei fratelli venga rispedito a casa sua ma ho comunque paura che ne tornino altri perché non sono da soli, dietro c’è un racket”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com