Portomaggiore
11 Gennaio 2016
Ancora da estrarre dalle macerie i corpi delle tre vittime

La bara di fuoco

di Redazione | 3 min

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(foto di Alessandro Castaldi)

Portomaggiore. Passeranno la notte nella bara di fuoco, muri e lamiere roventi i tre corpi delle vittime dell’esplosione. I vigili del fuoco con il buio sono stati costretti a terminare le operazioni di messa in sicurezza del fabbricato di via Cattaneo.

Solo nella mattina di lunedì, a partire dalle 9, partiranno le operazioni di recupero. Prima di accedere alla struttura che da tre anni ospitava il poligono di tiro corto per pistole, di proprietà di una associazione dilettantistica sportiva, sarà necessario rimuovere i dieci archi in cemento armato che reggevano il solaio, crollato sotto i colpi dell’esplosione e del successivo rogo.

Continuano intanto le operazioni di spegnimento, anche nella notte tra domenica e lunedì. Ad osservare i resti del poligono, straziati, ci sono i familiari delle vittime. Anche loro dovranno aspettare per avere la certezza che sotto quelle macerie ci sono i loro cari.

Quanto ai feriti, sono cinque le persone che ambulanze ed elisoccorso hanno trasportato all’ospedale di Cona. Si tratta di due uomini del 115, di 36 e 38 anni – Mimmo Martinelli e Filippo Foglia – feriti lievemente da una caduta di calcinacci e già dimessi in serata: uno ha un gomito rotto e l’altro delle contusioni. Altre tre persone (di 37, 41 e 59 anni), che si trovavano all’interno dell’impianto al momento dell’esplosione, sono state ricoverate con codice di gravità “2”, non in pericolo di vita.

Al momento non è possibile formalizzare alcuna ipotesi certa sulle cause dell’incidente, ma la pista principale che gli inquirenti stanno seguendo sembra essere quella di una saturazione di gas. Il gas sarebbe quello prodotto dalle esplosioni delle armi da fuoco. Un eccessivo accumulo della sostanza o la mancanza del tempo necessario per l’aerazione potrebbero aver innescato l’esplosione avvenuta attorno alle 10 di mattina al secondo piano, dove si trovavano le tre vittime. Ma al momento, finché non si potrà accedere ai locali, sottolineano i carabinieri, ogni valutazione è prematura.

Anche la procura dovrà attendere gli esiti dei rilievi per capire come muoversi. Sul posto si è recato il sostituto procuratore Ombretta Volta, che coordinerà le indagini, affidate all’Arma.

Sul luogo della tragedia è rimasto tutto il giorno anche il sindaco Nicola Minarelli. “Si tratta di un dramma immane che non ha precedenti per la nostra comunità – commenta a mezza voce -. Penso alle povere famiglie delle vittime che sono in attesa di una desolante certezza”. Una parola il primo cittadino portuense la spende anche “per lo straordinario lavoro di tutte le forze dell’ordine, vigili del fuoco, carabinieri, finanza, questura, che si sono coordinate e adoperate anche assieme alla protezione civile al massimo delle loro possibilità. Più di così non potevano fare”.

Minarelli assisterà alle operazioni anche nella mattina di lunedì: “Rimaniamo in attesa degli sviluppi per avere finalmente chiare dinamiche ed eventuali responsabilità”.

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