di Serena Vezzani
Cento. A una settimana dai gravissimi attentati terroristici di Parigi i musulmani di Cento scendono in piazza per la fiaccolata “Uniti contro il terrorismo”: un corteo di solidarietà e di condanna che è partito da Piazza Andrea Costa a Pieve, ha attraversato la via Provinciale Cento, via Ponte Reno, via Donati, via Cremonino e via Provenzali ed è terminato con un sit, con striscioni di pace sulle note di Imagine, in Piazza Guercino a Cento.
L’iniziativa è stata organizzata dal Centro culturale per la Convivenza di Cento e dall’Associazione La Sapienza di Pieve di Cento; presenti, l’associazione musulmana Essalam di Bondeno e i rappresentanti della Federazione regionale islamica dell’Emilia Romagna e della Confederazione Islamica Italiana (Cii), e quasi trecento cittadini di entrambi i comuni.
“Il fatto che questo corteo sia stato proposto dalle comunità islamiche presenti sul nostro territorio” commenta Piero Lodi, sindaco di Cento, “è un fortissimo segnale contro chiunque associ stupidamente l’Islam al terrorismo. I cittadini francesi sono nostri fratelli nel dolore e siamo a loro vicini condannando questo atto di violenza cieca e incomprensibile. Oggi è la giornata dei Diritti Internazionali all’infanzia: ai giovani che oggi aprivano festanti il corteo dobbiamo consegnare un mondo di pace, unità, un mondo in cui il metro di misurazione sia il valore e non il colore della pelle, la serietà e non la comunità d’appartenenza, un mondo in cui le generazioni convivino nei tre valori che la Francia ha insegnato al mondo”.
A esprimere il suo cordoglio anche il sindaco di Pieve di Cento, Sergio Maccagnani: “Una settimana fa è accaduta una tragedia immensa, in luoghi pubblici come quelli che abbiamo attraversato nella nostra camminata, ma non dobbiamo mai dimenticare che libertà e diritto alla sicurezza non sono antitetiche”. Maccagnani ricorda poi le parole di qualche giorno fa di Papa Francesco: “Le religioni sono messaggi di pace e uguaglianza universali: chi in loro nome compie atti d’odio e di violenza va contro non solo alla pace universale ma anche al proprio Dio”.
La parola passa al presidente dell’associazione di Pieve, a rappresentare le comunità islamiche: “Vogliamo far sapere a tutto il mondo che abbiamo sempre condannato la violenza in ogni sua forma, che condividiamo il vostro stesso orrore per le barbarie di Parigi e del terrorismo e che ci dissociamo da esso nel modo più assoluto. L’Islam non è questo”.
“È la seconda volta che, in un anno, a Cento organizziamo una manifestazione” interviene il segretario del Centro Culturale per la Convivenza di Cento, “e speriamo vivamente che non dovremmo essere costretti a farlo mai più, che cambi qualcosa. Islam significa pace, non violenza immotivata, non guerra”.
Questa mattina da Cento partirà un pullman diretto a Roma con una rappresentanza del Centro Culturale per la Convivenza di Cento, che si unirà alle comunità islamiche in una manifestazione nazionale contro il terrorismo.
“Il corteo di oggi è stato un richiamo alla dignità e alla coscienza dell’essere umano – aggiunge il presidente della Federazione regionale islamica dell’Emilia Romagna -. Abbiamo camminato insieme per portare luce là dove c’è il buio. Noi non siamo il terrorismo”.
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