di Carolina Fiorini

La Giornata internazionale dello studente a Ferrara, organizzato da l’Unione degli Studenti e Link Coordinamento Universitario, ha avuto inizio ai giardini di viale Cavour alle 9 di mattina, sostituendo il classico orario scolastico. Il corteo, organizzato da l’Unione degli Studenti e Link Coordinamento Universitario Ferrara e costituito dal corpo studentesco delle scuole secondarie e delle università, ha percorso le vie principali del centro fino ad arrivare in piazza Trento Trieste, per un presidio a oltranza fino alle ore 19 con letture di brani, interventi dei partecipanti, musica e live painting.

I manifestanti (poche decine), muniti di microfono, hanno preso parola a turno rivendicando il bisogno di lanciare un messaggio forte al governo Renzi, ridare un valore alla democrazia richiedendo una legge nazionale per il diritto allo studio, sensibilizzare l’istituzione pubblica sul futuro della scuola attraverso un maggior investimento di risorse e finanziamenti atti a migliorare la realtà delle scuole e delle università; i giovani attivisti si presentano carichi di entusiasmo e di iniziative, consapevoli di essere non solo studenti capaci, ma futuri lavoratori desiderosi di realizzarsi.

“La scuola è pubblica e non si tocca, la difenderemo con la lotta” è stato il coro che ha accompagnato il sindacato studentesco per le strade della città, proponendo “una legge non sulla Buona Scuola renziana, ma sull’Altra Scuola, quella vissuta e sofferta da studenti, docenti e personale Ata.

La denuncia però non riguarda solo il sistema scolastico e l’approvazione di una legge che non rispecchia i valori e i bisogni della pubblica istruzione, bensì la necessità di essere in tanti, di riempire le piazze per far sentire la propria voce: “del Roiti ci sono solo sei persone… – lamenta uno studente – Manifestare non interessa a nessuno. Se fossimo in duemila, anziché cinquanta, forse le cose potrebbero cambiare davvero”.

Alla manifestazione inoltre, hanno preso parte alcuni componenti della Coalizione Sociale (Fiom Cgil, Flc-Cgil, Movimento per l’Acqua pubblica, Comitato Pro Lip) i quali, riallacciandosi agli obiettivi comuni, prendono le distanze dalle scelte del governo avanzando la richiesta di un sistema welfare più equilibrato e maggiori ammortizzatori sociali, ricordando e invitando i cittadini alla prossima manifestazione che si terrà il 21 novembre a Roma, augurando una “buona manifestazione, buona lotta, ci vediamo nelle prossime piazze”.