Economia e Lavoro
15 Novembre 2015
Tavola rotonda di Federmanager: "Puntare alle coesione di imprese, istituzioni e associazioni per sviluppo e definizione dell’area vasta"

Passaggio generazionale nelle Pmi più efficiente grazie al manager

di Redazione | 4 min

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Federmanager FerraraManagerialità e imprenditorialità sul territorio ferrarese. Se ne è parlato ieri a Ferrara durante la tavola rotonda organizzata da Federmanager Ferrara, associazione dei dirigenti aziendali di Ferrara e Provincia, che ha voluto proporre una riflessione alla luce dei primi segnali di ripresa dell’economia italiana, che non sembrano però corrispondere alla situazione locale.

Moderati da Luca Scanavini, Presidente Ordine dei Chimici di Ferrara, sono intervenuti Caterina Ferri, Assessore all’Ambiente, Lavoro, Attività produttive e Sviluppo territoriale del Comune di Ferrara, Stefano Lucci, Direttore Generale Holding Ferrara Servizi, Luca Zaghi, Responsabile Risorse Umane ZF TRW Automotive Italia – Ostellato, Giacomo Pirazzoli, Unindustria Ferrara e Giorgio Merlante, Presidente Federmanager Ferrara.

Lo spunto per aprire la discussione parte da una posizione condivisa da molti. “Servono più manager nelle PMI italiane. Come ha recentemente sottolineato il Presidente nazionale Stefano Cuzzilla – ha dichiarato Giorgio Merlante, presidente Federmanager Ferrara – secondo i dati in possesso di Federmanager le Pmi dotate di manager esterni alla proprietà aziendale sono più competitive sui mercati globali e in termini di fatturato. Tra l’altro si sta diffondendo sempre più la figura del temporary manager, promossa anche a livello nazionale grazie ad esempio al Voucher per l’internazionalizzazione del Ministero dello Sviluppo Economico. “

“Federmanager sta favorendo questo orientamento e l’inserimento di manager qualificati all’interno delle aziende – ha proseguito Merlante – anche con la certificazione delle competenze, grazie a un programma che abbiamo messo a punto con l’ente RINA.”

Luca Scanavini, Presidente Ordine dei Chimici di Ferrara: “C’è bisogno di manager plug in: flessibili, smart, pronti ad un inserimento veloce nel mondo del lavoro, partendo dalla formazione. Bisogna dare maggior spazio ai progetti di alternanza scuola lavoro da un lato e favorire il reinserimento dei manager fuoriusciti dalle aziende dopo il lungo periodo di crisi dall’altro. Il manager esperto può dare alle PMI un supporto fondamentale per lo sviluppo e la conquista di nuovi mercati.”

Per Federmanager il percorso va tracciato insieme alle istituzioni locali, promuovendo congiuntamente azioni comuni.

“E’ importante che negli sportelli per le imprese promossi sul territorio da Sipro ci sia anche la voce dei manager – ha dichiarato Caterina Ferri, Assessore all’Ambiente, Lavoro, Attività produttive e Sviluppo territoriale del Comune di Ferrara – e mi farò portavoce di questo orientamento. Ci rendiamo conto di quanto siano strategiche le competenze manageriali per lo sviluppo del territorio”.

Una riflessione sulla managerialità arriva anche da Stefano Lucci, Direttore Generale Holding Ferrara Servizi: “E’ interessante l’incontro tra managerialità pubblica, che ha bisogno di crescere in quanto troppo ancorata a vecchi schemi e managerialità privata”.

Dalla discussione è emersa anche la questione dell’area vasta, che vede i soggetti coinvolti dirigersi in direzioni differenti.

“Il confronto tra i vari attori, istituzioni, associazioni e impresa – ha sottolineato Giacomo Pirazzoli, Unindustria Ferrara – è molto importante in un momento come questo, nel quale la politica ha di fatto eliminato le Province senza che ci sia stata una pianificazione preventiva.”

Luca Zaghi, Responsabile Risorse Umane ZF TRW Automotive Italia, ha portato la sua esperienza aziendale toccando due punti, le richieste ai manager e quelle al territorio: “Le competenze di un manager non sono solo quelle legate al suo ruolo specifico, ma devono essere soprattutto trasversali, in particolare nel sapere orientare i collaboratori. Sul nostro territorio, devo rilevare che non è coeso, manca una regia politica. La ripresa che tocca altre zone d’Italia qui non si vede”.

All’incontro ha partecipato anche Marco Rossetti, Direttore di Assidai, il Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa di emanazione Federmanager, che propone piani sanitari rivolti a dirigenti, quadri e professionisti. “Nel momento in cui i contratti collettivi di primo e secondo livello stanno dedicando le risorse al tema del welfare – ha spiegato Rossetti – Assidai, che è uno strumento di Federmanager, si mette a disposizione di iscritti e aziende sul tema della sanità integrativa. Assidai attualmente ha 52mila iscritti e copre l’assistenza di 120mila persone in Italia. Più di 1.500 aziende ci hanno scelti per dare assistenza ai propri manager e dipendenti. “

“Assidai – ha tenuto poi a sottolineare – è un fondo no profit che gestisce i propri iscritti con criteri di mutualità e solidarietà. Non ha la possibilità di rescindere la copertura di un iscritto, non ha limitazioni di età sia in entrata che di permanenza al fondo e non fa alcuna selezione del rischio”.

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