di Eleonora Cinti

Comacchio. Un’atmosfera magica avvolge Comacchio nella giornata di Halloween, zombie, vampiri, streghe e i personaggi degli horror più celebri sfilano per le strade. Per i canali attorno ai Trepponti demoni e mostri sono traghettati da Caronte in persona, visto che la Divina Commedia è il tema principale dell’evento, in occasione del 750° anniversario della nascita di Dante Alighieri.

Alla Vecchia Pescheria è stato realizzato uno scenario egiziano, al cui ingresso capeggiava un enorme riproduzione della maschera funeraria d’oro di Tutankhamon e due statue del dio egiziano Anubi, lo sciacallo protettore del mondo dei morti. All’interno fra mummie, ragnatele e proiezioni, si è ricreata la storia della regina Egizia Anaksunamun, che tradì il proprio marito e faraone Amenofi IV con il sommo sacerdote (storia che tra l’altro ha rivissuto grazie al film “La mummia”). Quindi una voce registrata raccontava la travagliata storia d’amore e neanche a dirlo, per l’occasione c’era lo zombie del sommo sacerdote ad accompagnare i visitatori.

Straordinaria la parata di demoni anteceduti dal carro con un diavolo alto tre metri, che ha percorso le vie principali del centro storico. La compagnia teatrale Accademia Creativa della Città di Castello (Pg), che già dal pomeriggio ricreava momenti ludici per i bambini, la sera ha realizzato spettacoli favolosi.

Anche gli allestimenti sono stati curati nei minimi dettagli, realizzando anche creature draghesche: all’ingresso di via Edgardo Fogli, era stata collocata una testa di drago ruggente, mentre un drago completo era posto sulla sommità del ponte degli Sbirri.

Anche i visitatori hanno risposto con entusiasmo ai travestimenti per l’occasione, trasformando Comacchio in una continua sfilata del terrore. Le strade pullulavano di persone e ogni area di sosta per i camper era al completo. Per cui si può affermare che quest’evento ha raggiunto alti livelli di arte e attività creative, confermato dal fatto che ogni anno ha un riscontro sempre maggiore da parte dei turisti.