Politica
22 Maggio 2015
Il corteo delle opposizioni in consiglio comunale partirà da piazza Municipale: "I ferraresi non sono mucche da mungere"

È il giorno del ‘No tax day’

di Redazione | 3 min

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spath fornasiniE’ tutto pronto per la manifestazione pubblica contro la manovra fiscale da 7,9 milioni di euro del Comune. Sotto lo slogan “I ferraresi non sono mucche da mungere” (che comparirà anche nelle magliette simbolo dell’iniziativa), oggi venerdì 22 maggio alle ore 18 i consiglieri di opposizione chiamano i cittadini alla protesta in piazza Municipale per cercare di impedire un innalzamento delle tasse che l’Amministrazione ha inizialmente giustificato puntando il dito contro il Governo, ma che un’inchiesta di Estense.com ha smentito portando la stessa Amministrazione ad aggiustare il tiro, per poi, in commissione bilancio, presentare il conto da 27 milioni di euro per le opere pubbliche da pagare nel 2015.

Sulla scorta di quanto fatto emergere dal nostro quotidiano, le opposizioni si sono mosse con questa “chiamata alle armi” dei contribuenti ferraresi, che intende indurre il sindaco Tagliani e la sua giunta a fare dietro front e individuare strade diverse da quella dell’innalzamento della pressione fiscale. I consiglieri di opposizione si presenteranno compatti e senza simboli o bandiere di partito, rivolgendosi così a tutti i ferraresi, anche a chi ha votato l’attuale maggioranza.

Il corteo – per il quale è stato richiesto anche l’uso di megafoni e impianti di comunicazione – si snoderà poi verso via Garibaldi, vicolo della Luna, piazza Castello, largo Castello, viale Cavour, corso Martiri della Libertà e si concluderà in piazza Trento-Trieste, davanti al municipio, dove probabilmente verrà tenuto un breve comizio.

La manifestazione contro l’aumento della tassazione tramite l’innalzamento delle aliquote Irpef e Imu si svolgerà appena tre giorni prima del Consiglio comunale nel quale sindaco e assessore al Bilancio presenteranno le variazioni al bilancio preventivo del Comune e la conseguente manovra fiscale.

Fra i consiglieri in prima fila anche Paolo Spath (FdI-An) e Matteo Fornasini (Forza Italia), convinti che vi siano altri modi per reperire risorse senza colpire le tasche ormai sempre più vuote dei cittadini. “Chiediamo a Tagliani un passo indietro – spiega Fornasini – e ci rendiamo disponibili a discutere la questione in Commissione Bilancio, presentando proposte in grado di arrivare allo stesso obiettivo senza aumentare la tassazione. Proposte peraltro già presentate, che vanno dalla vendita delle aziende partecipate alla razionalizzazione delle spese, andando a colpire le tante inefficenze e gli sprechi”.

Oltre alla protesta, dunque, la proposta. Spath, dal canto suo, parla di una “gestione scellerata” che nel tempo avrebbe creato la necessità di trovare ora i 7,9 milioni annunciati dalla manovra. “E anche ora – dice – che la politica paghi. Deve iniziare a pagare e a fare un passo indietro. Che non si dica che l’opposizione non fa proposte, quando queste o vengono sistematicamente bocciate oppure, dopo un certo lasso di tempo, la maggioranza le fa sue. Questa manovra contro i cittadini, in un momento di crisi come questo, va ritirata. Diversamente siamo pronti anche ad azioni eclatanti”.

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