di Luca Braccu

Oltre 6 tonnellate di cibo, per quasi 4mila beneficiari, con il coinvolgimento attivo di oltre 6500 alunni per la terza edizione della raccolta alimentare straordinaria per le persone più bisognose del territorio. Agire Sociale Centro Servizi Volontariato della provincia di Ferrara presenta il bilancio della raccolta, avviata dal 13 al 17 aprile, ormai giunta alla sua terza edizione con dati in netta crescita, che ha avuto luogo nelle scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo grado di 11 comuni della provincia di Ferrara.

Ad introdurre la conferenza Laura Roncagli, presidente di Agire Sociale: “Agire sociale è un’associazione di associazioni ed è l’ente gestore del centro servizi volontariato. La nostra missione è quella di promuovere il volontariato, la solidarietà e lo facciamo con azioni di supporto alle associazioni di consulenza, di formazione, di promozione, ma anche promuovendo azioni di comunità in cui prevale il valore educativo alla solidarietà che andiamo a costruire con le nuove generazioni. Creiamo un ponte tra il volontariato delle associazioni e le scuole del nostro territorio. È un progetto che sta crescendo”.

Le raccolte hanno interessato le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di 11 comuni (Vigarano Mainarda, Sant Agostino, Portomaggiore, Ostellato, Mirabello, Lagosanto, Fiscaglia, Codigoro, Cento, Bondeno, Argenta). L’elevato numero di alunni aderenti all’iniziativa, ha raccolto alimenti e prodotti di prima necessità, distribuiti alle famiglie bisognose degli stessi comuni attraverso le associazioni presenti su tutto il territorio. Hanno partecipato 10 istituti comprensivi per un totale di 47 scuole. Si sono prodigati 95 volontari facenti parte delle 24 associazioni coinvolte, impegnati nella realizzazione di disparate attività al fine di non limitare gli obbiettivi dell’iniziativa alla sola raccolta, ma per favorire altresì la partecipazione attiva dei bambini, che stoccavano e dividevano per genere gli alimenti. 6295 sono i chili di cibo e prodotti di prima necessità raccolti, diretti ai 3996 beneficiari.

“Questo lavoro è stato possibile perché Agire Sociale è molto radicato nel territorio a livello provinciale – spiega Anna Zonari, coordinatrice della raccolta straordinaria – per cui il nostro contatto con le associazioni è facilitato dalla nostra presenza nei vari sportelli di tutta la provincia (Cento, Bondeno, Argenta, Portomaggiore, Codigoro) e questo ci permette di conoscere un po’ tutte le realtà associative e anche istituzionali. Lo scopo è quello di dare delle opportunità per favorire delle occasioni di incontro e di scambio lasciando molta libertà nel loro concretizzarsi. Il cuore del progetto diviene un’occasione per creare sensibilità al volontariato, poiché spesso, di fronte a situazioni di invisibilità emergono delle difficoltà. I bambini possono pensare che il problema della povertà sia la fame in Africa, in zone molto lontane da noi”.

“Abbiamo pensato che la nostra realtà potesse accogliere questa attività formativa – sottolinea Patrizia Picchieri, docente dell’istituto comprensivo statale di Portomaggiore -, così l’abbiamo vissuta dall’inizio l’anno scorso e anche quest’anno. Abbiamo cercato di trasformare l’azione in qualcosa che fosse percettibile da parte dei piccoli bambini, trovando un linguaggio semplice ma allo stesso tempo profondo che potesse creare non solo attenzione ma anche una partecipazione attiva da parte dei bambini e anche delle famiglie”.

Presente al tavolo presidenziale anche Massimo Travasoni, per il Centro Solidarietà Carità di Ferrara: “Questa è un’associazione che è nata nel 1999 in collaborazione con il Banco Alimentare e ci facciamo carico delle situazioni di bisogno attraverso l’aiuto alimentare. Abbiamo un magazzino a Ferrara, uno a Comacchio e uno a Bosco Mesola proprio per cercare di essere il più possibile capillari in questa distribuzione. Attualmente cerchiamo di aiutare chi aiuta e aiutiamo anche gli enti che aiutano direttamente le persone, cosa che ci consente di assistere circa 15000 bisognosi nella provincia di Ferrara. Nel 1999 quando abbiamo iniziato erano 3000”.

Conclude così Cristina Sandri, responsabile della Caritas parrocchiale di Mirabello: “Ci hanno coinvolti per la prima volta in questa esperienza. È stato un modo per entrare in contatto con il mondo della scuola, dei ragazzi e dei bambini. Riteniamo che l’esempio, la concretezza del gesto sia utile per creare una sensibilità dei bambini e dei ragazzi verso il mondo del volontariato”.