di Marcello Celeghini

È un bilancio solido quello dell’Avis provinciale che ieri ha riunito i propri delegati nell’auditorium della biblioteca Bassani nel quartiere Barco per discutere ed approvare anche il bilancio preventivo 2015 dell’associazione. L’avanzo di gestione dell’associazione dei volontari donatori del sangue nel 2014 è stato di 72.132,88 mila euro e per l’anno in corso sono in programma importanti novità che mirano ad una maggiore efficienza e all’innovazione.

Il dato negativo che emerge confrontando i dati del 2014 a quelli dell’anno precedente è quello di un generalizzato calo, un pò in tutti i Comuni, delle donazioni di sangue. Niente di preoccupante: Ferrara in regione è la città in cui il calo delle donazioni è stato più blando. Il dato positivo che è stato sottolineato durante l’assemblea è quello dell’accreditamento secondo standard nazionali di tutti i centri di raccolta della provincia. Durante l’anno solare passato importante è stato anche il riassetto dei punti di raccolta che, dopo la progressiva riduzione negli anni passati, hanno visto ampliate e riammodernate le loro sedi. Nel 2014 i lavori di ampliamento hanno riguardato i centri di Massa Fiscaglia e Copparo, durante quest’anno patiranno invece i lavori nelle nei centri di Codigoro e di Cento. Tante la collaborazioni intercorse tra l’Avis e altre associazioni, come con Admo, Rotary di Ferrara, Fondazione Arlotti e Centro Servizi Volontariato-Agire Sociale. Significative anche le collaborazioni anche con le Avis provinciali limitrofe che hanno consentito, vista la chiusura di alcuni punti raccolta delle province di Bologna e Ravenna limitrofi ai comuni di Cento e Argenta, di regolamentare l’afflusso di donatori da fuori provincia verso il centese e l’argentano.

I costi sostenuti dall’associazione durante l’anno passato ammontano a ben 1.292.184,00 milioni di euro a fronte di 1.364.316,00 di ricavi. La previsione di bilancio per l’anno in corso è all’insegna della prudenza. In particolare si stima la raccolta di circa 21mila sacche di sangue e il pareggio tra i costi e i ricavi, stimati in 1.257.238,00 milioni di euro. In caso di scostamenti significativi saranno valutati due assestamenti di bilancio. Importante risultato dell’Avis ferrarese nel 2014 è stato anche l’inserimento all’interno della propria Unità di Raccolta del punto di raccolta di Renazzo, gestito dall’associazione Advs, che d’ora in poi fornirà le sacche di sangue raccolte non più all’ ospedale Sant’Orsola di Bologna ma al Sant’Anna di Ferrara.

“Durante questo anno – spiega il presidente Florio Ghinelli – rivolgeremo i nostri sforzi verso due impegni: programmazione e prenotazione. Per prenotazione si intende l’attività di pianificazione delle convocazioni in modo da garantire un numero il più possibile costante di donatori durante le giornate di prelievo, in base ai fabbisogni previsti dei vari gruppi sanguigni. Non meno importante è il concetto della prenotazione. Riteniamo che sia utile prevedere due tipi di prenotazione, sia telefonica che online, con l’accesso ad una griglia divisa per gruppo sanguigno, giorno ed orario. La prenotazione si traduce in minor tempo d’attesa del donatore, flusso regolare di donatori e afflusso di donatori in funzione delle reali necessità di sangue”.