Cronaca
11 Marzo 2015
La tradizionale cerimonia in Castello ha visto l'investitura di due nuove socie

I colori delle candele illuminano la notte Fidapa

di Redazione | 3 min

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DSC02425Sabato 7 marzo presso la sala del Verone del Castello Estense, la sezione Fidapa Bpw Italy di Ferrara, ha celebrato la ricorrenza più importante dell’anno sociale: la “Notte internazionale delle Candele”. La cerimonia evoca l’unione simbolica di tutte le socie che oggi vivono in novanta paesi dei cinque continenti ed è anche il momento destinato all’ingresso ufficiale delle nuove socie.

La cerimonia porta in sé un significato fortemente simbolico: nell’inverno del 1942, in un momento tragico della storia dell’Europa e del mondo, la presidente fondatrice della Bpw, Lena Madesin Philips, riferendosi ad uno degli obiettivi che aveva fissato per orientare l’azione della federazione, “stabilire dei legami di amicizia con le donne di tutto il mondo” e, convinta che la partecipazione sarebbe stata una garanzia di pace, volle creare un simbolo concreto riferito al suo pensiero; per questo istituì, nei giorni più cupi della seconda guerra mondiale, la “Cerimonia delle Luci”.

Questo rito fu introdotto durante la notte internazionale. Ogni nazione, la cui delegata ne raccontava la storia, era rappresentata da una candela accesa, che veniva spenta se il paese che rappresentava era in guerra. Restavano accese solo le candele dei paesi liberi. Con questo gesto Lena Madesin Phillips ricordava, ai suoi compatrioti americani, le sofferenze dell’Europa e manteneva viva, nel mondo, la fiamma della speranza. Così è nata la tradizione che vuole ogni anno le socie della Bpw International riunite, anche in date differenti, per far vivere la speranza in tutte le donne che, nel mondo, sono vittime di ingiustizia e sono private della libertà a causa di conflitti.

Alla annuale cerimonia ferrarese, aperta dalla presidente di sezione Maria Grazia Suttina, è intervenuta la presidente Fidapa Distretto Nord Est Gabriella Vaglieri, il tenente Rossella Capuano, comandante del nucleo operativo e radiomobile della compagnia carabinieri di Ferrara, la giornalista, autrice televisiva Telestense e TeleFerraraLive Dalia Bighinati. Sono stati ospiti della serata i rappresentanti, delle associazioni cittadine con le quali Fidapa collabora: Ambassador, Attiva Ferrara, Bal’danza, De Humanitate Sanctae Annae, I poeti in strada. Ha partecipato anche il vice direttore del museo archeologico nazionale Mario Cesarano. Era presente, fra le socie della sezione, Maria Grazia Avezzù, già presidente Fidapa Distretto Nord Est.

Tra i momenti più suggestivi della Cerimonia, la presentazione delle nuove socie, Cristina Biancardi, psicologa del lavoro e delle organizzazioni, e Annalisa Ferrari, sociologa: energie nuove per un futuro sempre più costruttivo dell’associazione.

Quindi, Susanna Benetti, vicepresidente, ha introdotto la cerimonia dell’accensione delle Candele: il valore simbolico del gesto è stato affidato ai convenuti che hanno via via acceso candele bianche, blu, rosa, verde, evocando nei colori, Paesi ed intenti. La luce diffusa dalle candele suggella l’impegno delle donne Fidapa: portare la luce dove non c’è, dove altre donne, sotto cieli lontani, non godono di diritti e dove permangono battaglie difficili da vincere. Dopo il convivio Roberto Rubini, professore di filosofia e storico, componente dell’associazione “I poeti in strada”, ha tracciato il ritratto appassionato di una delle donne più influenti del Rinascimento italiano, un ipotetico messaggio di Isabella d’Este a tutte le donne, dal titolo: “Dal passato una speranza per il futuro”.

La conclusione della serata è stata affidata alla presidente di sezione Maria Grazia Suttina che, nel congedarsi dagli ospiti, ha delineato, in una sintetica presentazione, il programma annuale di cui la sezione si sta occupando; ne è seguito poi il saluto alla sezione di Ferrara della presidente distrettuale Gabriella Vaglieri, la quale ha esortato le socie al costante impegno nel favorire e consolidare lo spirito associativo, fatto di comunanza di interessi e di fattiva collaborazione. “Il primo obiettivo della nostra vita associativa – conclude Vaglieri – sia la ricerca dell’ armonia e del rispetto, nella consapevolezza che il nostro impegno è simile all’impegno di migliaia di donne che, sparse per il mondo, si sentono unite da un comune traguardo che è quello di valorizzare la donna e le sue potenzialità”.

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