Cronaca
27 Febbraio 2015
La ricostruzione del programma avvalorata dall'avvocato della famiglia

Chi l’ha visto riprende il caso di Willy Branchi

di Redazione | 2 min

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Screenshot_2015-02-26-17-33-09Una connessione tra l’uccisione di Willy Branchi, la strage del Laguna Blu e la scomparsa, nel 2012, di Luigi Turolla. È questo ciò che ipotizza un servizio di ‘Chi l’ha visto?’ andato in onda mercoledì sera per dare nuova luce mediatica al caso di Willy Branchi, ucciso a Goro nel 1988 senza che ancora ci sia un colpevole.

Secondo l’inviato della trasmissione di Rai Tre, Valeriano Forzati, all’epoca uno dei principali sospettati per l’uccisione di Willy, compì la strage del Laguna Blu dopo essere stato buttato fuori, alticcio, dal titolare dopo essere stato accusato di aver compiuto l’omicidio. Forzati, che poco tempo prima aveva denunciato un tentato omicidio compiuto da sette persone, tornò a cercare i responsabili – che fino a poco tempo prima erano nel locale -, armato, senza trovarli, finendo per uccidere quattro persone e dandosi quindi alla macchia in Argentina dove, dopo essersi costituito alle autorità locali morì ucciso in carcere nel 1993.

La ricostruzione di ‘Chi l’ha visto?’ viene avvalorata poi anche dall’avvocato dei Branchi, Simone Bianchi, che spiega che il collegamento potrebbe esistere davvero e che è quello che si sta cercando di avvalorare.

Ad essere intervistato poi è Bruno Grigatti, macellaio di Goro, che conosceva Luigi Turolla, scomparso nel luglio del 2012 insieme alla sua auto senza che se ne avessero più notizie. Turolla e Willy Branchi, secondo la ricostruzione del programma, non solo si conoscevano ma anzi frequentavano lo stesso giro di persone. “Mi manca molto, per me è da qualche parte in un fiume perché non è possibile che non sia stato trovato, nemmeno la macchina anche bruciata”, ha detto poi Grigatti davanti alle telecamere in merito alla vicenda Turolla. Frasi che, secondo l’inviato della trasmissione, lascerebbero ipotizzati che forse sappia più di quanto abbia affermato.

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