Lagosanto. L’opposizione di Lagosanto composta dai gruppi, Lagosanto in Movimento, Lagosanto che Cambia e Lagosanto per Tutti, ha presentato un’interpellanza al sindaco Maria Teresa Romanini e al presidente regionale dell’Unpli Stefano Ferrari. L’oggetto riguarda presunte incongruenze che sarebbero avvenute a detta delle minoranze nel corso dell’assemblea della Pro Loco laghese avvenuta lo scorso 19 gennaio.

Al sindaco Romanini e al presidente Unpli Ferrari l’opposizione chiede di dare risposta ad alcuni interrogativi. A cominciare dal perché l’assemblea della Pro Loco sia stata presieduta dal sindaco e non dal presidente in carica Claudio Cicognani, non essendo stata nominata presidente dell’Assemblea dai soci? “L’Assemblea e le eventuali votazioni – spiegano Federico Menegatti Lagosanto che Cambia – Gianluca Bonazza Lagosanto per Tutti – Lidio Dino Rinieri andavano indette nel mese di dicembre 2014, perché lo statuto dice che all’assemblea prendono parte tutti i soci in regola con i versamenti delle quote sociali dell’anno in corso; hanno diritto di voto i soci in regola con il versamento della quota sociale effettuato nell’anno precedente e con quello effettuato entro il giorno e mese dell’anno di riferimento della convocazione assembleare (quindi in questo caso 2014 e 2015)”.

Per quanto riguarda il tesseramento 2015, invece, “in questo caso è stato bloccato dal presidente Claudio Cicognani. I punti dell’o.d.g. nella lettera di convocazione dovevano essere cinque: relazione sulla programmazione triennale, approvazione del regolamento elettorale, nomina del seggio elettorale, rinnovo delle cariche sociali e varie ed eventuali. Invece ne hanno citati tre (come da loro lettera di convocazione): approvazione bilancio 2014, adesioni per nuovo consiglio direttivo e varie ed eventuali”. Quando si approvano i bilanci, gli stessi devono essere controllati e firmati dal presidente e dai due membri del consiglio dei sindaci revisori, “nel nostro caso i sindaci suddetti, risultano essere dimissionari, quindi chi ha firmato il bilancio 2014?”.

Infine l’ultima questione: “come mai il sindaco ha erogato contributi pubblici senza prima aver controllato la veridicità dei resoconti consuntivi? Quando ci sono uno o più dimissionari del consiglio dei sindaci revisori, il presidente Pro Loco deve indire nell’immediato nuove elezioni del consiglio. Risulta inoltre che alcuni soci abbiano chiesto al presidente uscente, di poter consultare lo statuto, il libro dei soci ed i bilanci precedenti, e quest’ultimo si sia rifiutato, quando invece era un suo dovere far visualizzare i documenti”.