Cronaca
22 Dicembre 2014
Robert Cerantonio, arrestato nelle Filippine con l'accusa di reclutare combattenti per l'Is, fu ospite ad Argenta

Il predicatore estremista che passò da Ferrara

di Redazione | 2 min

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Robert Musa CerantonioArrestato a luglio nelle Filippine con l’accusa di reclutare combattenti da schierare al fianco dell’Isis in Siria già da febbraio, Robert Cerantonio, conosciuto anche come “Musa”, è un predicatore italo-australiano dell’Islam radicale che ha fatto tappa anche nel ferrarese, ad Argenta, nel 2012.

Cerantonio, 29 anni, padre calabrese e mamma irlandese, è nato e cresciuto nei sobborghi di Melbourne si è convertito all’Islam nel 2000, dopo aver visitato, dice lui, il Vaticano. Al momento è considerato uno dei predicatori più influenti al mondo dell’Islam radicale e nel 2012 è stato in Italia per visitare comunità e moschee, soprattutto nel Settentrione. Ad ospitarlo ad Argenta, tra l’estate e l’autunno del 2012, è stata l’associazione ‘Donne e mamme musulmane’ che, va detto, è un’associazione attiva per le politiche di pace e integrazione, oltre che di confronto culturale tra religioni. Proprio in una di queste occasioni, a ottobre, Cerantonio è stato ad esempio a Ravenna per l’incontro “Insieme per la pace” in occasione della “Giornata nazionale della pace, della fraternità e del dialogo tra culture e religioni”.

Nel luglio scorso è stato fermato nelle Filippine in un’operazione condotta insieme dalle autorità locali e dall’intelligence australiana che sostiene abbia reclutato islamisti filippini per andare a combattere sia in Siria che in Iraq. La polizia federale australiana, secondo quanto riportava a luglio il Guardian, Cerantonio è stato tenuto sotto controllo per mesi prima di essere fermato nelle Filippine e poi portato in Australia.

Gli esperti di terrorismo lo considerano – sempre secondo il Guardian – lo considerano una delle fonti d’ispirazione più grandi per i militanti in Siria e Iraq, in quanto autore di molti incontri a supporto dello Stato Islamico durante il suo peregrinare nelle Filippine. Peraltro Cerantonio è anche un esperto utilizzatore dei social media come Twitter e Facebook, dove non si sottraeva al confronto (i suoi account sembrano essere stati sospesi). Abilità che, secondo uno studio del King’s College di Londra, lo ha reso uno dei predicatori più influenti nella Rete, tanto da non avere – come “predicatore virtuale” – confini. You Tube è pieno di suoi video, molto seguiti e su Facebook, seguito da 12mila utenti, l’anno scorso aveva chiamato all’assassinio e alla guerra contro gli Stati Uniti, identificando l’Isis come una delle migliori forze sul campo in Siria. E proprio dai suoi post sui social network potrebbe essere nato l’interesse delle forze anti-terrorismo australiane.

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