Cronaca
20 Novembre 2014
Spunta un invito ai genitori mandato "per conoscenza" al coordinamento delle coop sociali

Esternalizzazioni, il Comune coinvolge già le cooperative

di Daniele Oppo | 4 min

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Da destra: Natale Vitali, Gianni Squarzanti e Claudia Canella

Da destra: Natale Vitali, Gianni Squarzanti e Claudia Canella

Preoccupati, molto scettici rispetto alla linea politica del Comune, in attesa di dati concreti che finora sono stati solo letti ma mai consegnati e turbati per un invito mandato anche a chi, al momento, non dovrebbe avere alcun interesse nella vicenda. I sindacati confederali hanno espresso tutti i loro dubbi sulle esternalizzazioni nei nidi e nelle scuole d’infanzia in un’assemblea con gli educatori convocata nel tardo pomeriggio di ieri (mercoledì 20 novembre) in una affollata Sala Estense.

“L’abbiamo convocata in contemporanea alla programmata conferenza di servizi come atto di forza chiarendo subito che o si veniva da noi a discutere o si andava da loro”, dichiara subito Natale Vitali della Cgil che poi riferisce anche di un Tagliani seccato per la “fuga in avanti” intrapresa dall’Istituzione scolastica. Arriva anche una rettifica rispetto a quanto affermato – forse nella foga di sedare i malumori – dalla dirigente Donatella Mauro durante l’incontro con i genitori del nido-scuola Pacinotti, ovvero che i sindacati avrebbero firmato un’accordo nel 2012 per le esternalizzazioni: “Non abbiamo firmato un bel nulla – precisa Vitali -. Abbiamo solo preso atto della volontà politica del sindaco (poi ribadita nel programma elettorale 2014, ndr) e abbiamo espresso il nostro disaccordo”. “Si è parlato di un massimo di 25% dei posti bambino esternalizzati, significa oltre 400 bambini e francamente a noi sembrano un po’ troppi”.

I maggiori dubbi al momento rimangono quelli sull’effettiva convenienza delle esternalizzazioni che, stando a quanto riferito dal direttore dell’Istituzione Mauro Vecchi comporterebbero risparmi per 500mila euro all’anno. “Durante l’incontro di martedì ci hanno letto dei conti senza farceli vedere – spiega Claudia Canella della Cisl – e non ci convincevano perché erano incompleti”. “Ci hanno detto che ce li avrebbero consegnati a giorni dopo averli elaborati – riporta Vitali -; che li elaborino, tanto anche noi siamo capaci di fare i conti e vedremo davvero se e quanto si risparmia e poi presenteremo le nostre proposte”. Ma la critica non si ferma qui: “Ci facciano vedere quanto l’intervento grava sui lavoratori”, prosegue Vitali che continua infastidito: “Ci ripetono sempre che il sistema rimarrà pubblico, che rimarrà la qualità e che addirittura gli operatori saranno più qualificati degli insegnanti attuali. Dato che noi abbiamo la nostra idea di scuola pubblica ci facciano anche sapere i come fanno i controlli, se sono a sorpresa o se sono, come mi dicono persone che lavorano nelle coop, programmati in anticipo”. L’incontro interlocutorio tra sindacati e Comune è previsto per il prossimo 28 novembre, data nella quale si dovrebbero poter avere informazioni più precise su tutto.

IMG_20141119_180210488Prima, il 24 novembre, e qui c’è un dato curioso che non ha mancato di far scaldare un po’ gli animi, ci sarà un altro incontro con i consigli di partecipazione dei genitori. Ma la novità che scopre non poco le carte è che l’invito, oltre che ai presidenti dei Consigli dei nidi e delle scuole d’infanzia, è stato inoltrato “per conoscenza” anche “alle segreterie di coordinamento, ai coordinatori e alle responsabili dell’organizzazione dei Servizi di prima infanzia del Consorzio Riunite Esperienze Sociali società cooperativa sociale”. Ovvero, detta in termini più comprensibili, al coordinamento delle coop sociali – potenzialmente interessato a un eventuale appalto – i servizi educativi esternalizzati in un momento in cui, teoricamente, non avrebbero alcun interesse nella discussione. E proprio su questo fatto l’intervento di una docente è decisamente piccato: “Forse bisogna bisogna dare un sostegno a una fetta della cooperazione ferrarese. Non ho nessuna intenzione di puntare il dito sulle persone che ci lavorano, ma un pensierino cattivo su tutta questa voglia di esternalizzare lo faccio. E poi – si domanda -, che fretta hanno se Vecchi ha ribadito più volte che tutto questo è solo una proposta?”.

Ma che il progetto per le nuove esternalizzazioni (che, lo ricordiamo, dovrebbero coinvolgere la Pacinotti e la Jovine), la statalizzazione della G Rossa e la riduzione di una sezione della scuola Rampari (da quattro a tre) siano solo proposte non è un’ipotesi a cui la sala sembra credere più di tanto e la fumosità attuale della vicenda lascia i sindacati un po’ spaesati: “Non siamo convintissimi del risparmio stratosferico di cui ci hanno parlato – afferma Vitali -. Appena avremo i dati potremo fare le nostre valutazioni e discutere nel merito facendo le nostre controproposte”. Quanto poi verrebbero ascoltate è una questione tutta a sé dato che l’unica alternativa presentata da Vecchi ai genitori è quella di esternalizzare o chiudere.

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