Cronaca
30 Ottobre 2014
Confronto tra i quattro candidati Pd alle regionali

Zaghini ‘rottama’ la formazione

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Morì sul lavoro in Borgo Punta. Si attende l’udienza preliminare

Si attende la fissazione dell'udienza preliminare del processo per l'incidente mortale in cui perse la vita Miz Mohamed Fawzy Abdou, operaio edile 36enne di nazionalità egiziana, impegnato in un cantiere per la ristrutturazione col Superbonus 110% di un palazzo in via Borgo Punta, al civico 187

Processo stadio. “Tutti i margini di sicurezza non erano stati rispettati”

Prosegue il processo nato dall'inchiesta relativa alle presunte difformità strutturali dello stadio Paolo Mazza, riscontrate durante il cantiere per i lavori di ampliamento dell'impianto sportivo cittadino fino a 16mila posti, avviato dopo la permanenza della Spal in Serie A nel campionato di calcio 2018-2019

unnamedDieci minuti di parola a testa, sorteggio dell’ordine in cui rispondere… Hanno voluto fare le cose per bene, mercoledì sera al circolo Pd ‘Lambertini’, dove è andato in scena – seguendo il format giustamente affermatosi in tv negli ultimi anni – il secondo confronto tra i quattro aspiranti consiglieri regionali dem. Si tratta di Paolo Calvano, Irene Tagliani, Marcella Zappaterra e Eric Zaghini: quasi certamente due di loro il 23 novembre saranno eletti, resta da vedere chi. La trentina di presenti avrà potuto farsi un’idea più chiara.

“Credo che i temi della prossima legislatura saranno due – ha esordito Zappaterra –: il rilancio dell’economia a fini occupazionali e il sostegno all’impresa, almeno per quanto riguarda la sburocratizzazione”. Su questo l’ex presidente della Provincia pensa a “un sito in cui le aziende caricano tutte le proprie informazioni, e al quale gli enti terzi incaricati di controlli possano rivolgersi”. Non ha poi evitato – e non è stato l’unica – un attacco ai Centri per l’impiego, oramai frequente bersaglio da parte di molti. “Non sono più loro a incrociare domanda e offerta di lavoro: bisogna rivedere questi servizi creando un sistema di accreditamento, e anche sui centri di formazione, che sono moltissimi, bisogna dire che non sembrano d’aiuto ad entrare nel mondo del lavoro”. Deciso il suo no, come quello di quasi tutta la politica ferrarese, all’articolo 35 dello Sblocca Italia, che potrebbe aprire la porta a rifiuti provenienti da altre zone.

Calvano si è concentrato sull’ambiente, come del resto aveva chiesto di fare il moderatore. “Di solito è vissuto come una tutela, ma oggi può essere una grande occasione: la differenziata è necessaria anche perché in quella maniera recuperiamo materiale”. E si parla di ambiente anche occupandosi “degli edifici vuoti e di quelli sfitti, in un Paese in cui l’edilizia è ancora centrale. Bisogna partire con una rigenerazione urbana”. Pure l’ex presidente di Cna Tagliani ha insistito sul binomio ricostruzione/riqualificazione ambientale, “visto che tutte le case del centro sono non antisismiche: se dovesse arrivare una scossa un po’ più forte…”. È stata anche l’unica nei minuti a disposizione – non li ha nemmeno usati tutti – ad invocare la Cispadana, “perché c’è bisogno di una strada in quei territori”.

Il sindaco di Berra ha continuato a ritagliare per sé la parte del rottamatore. A partire dalle fusioni tra Comuni, “che la Regione deve continuare a incentivare stando però attenti, perché in molti casi vengono fuse delle debolezze da 3mila abitanti perché c’è una convenienza a farlo”. Ma dove attacca soprattutto è sulla formazione, “servita spesso più ai formatori che ai formati, con un ritorno occupazionale ridicolo, del 3,7%, e solo il 3% delle aziende che si rivolge ai centri”. Il tema è particolarmente importante in vista del Jobs Act, perché proprio alle Regioni sono affidate “le politiche attive e la presa in carico. Senza queste, la flessibilità da sola può essere pericolosa”.

Il 23 vedremo quale sarà la coppia di eletti. Ma il vero enigma sarà la partecipazione al voto.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com