Comacchio
28 Luglio 2014
Il sindaco chiederà rimborsi alla Regione. Al Bagno Bussola i clienti storici aiutano a ripristinare la struttura

Tromba d’aria, ora la conta dei danni

di Redazione | 4 min

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Comacchio. Lidi in ginocchio dopo la bufera che ha colpito il Basso Ferrarese e la tromba d’aria che creato devastazione soprattutto nella zona costiera. Nei prossimi giorni sono previsti incontri ufficiali per fare la conta dei danni e chiedere un intervento della Regione con l’istituzione di un apposito fondo, come già avvenuto nel giugno del 2008 quando i lidi comacchiesi finirono sott’acqua.

E’ questa l’intenzione del Comune di Comacchio – visto che la Regione ha la competenza del demanio marittimo – che già questa settimana incontrerà i gestori degli stabilimenti balneari e gli esercenti dei lidi per quantificare gli ingenti danni alle strutture subìte soprattutto dagli stabilimenti balneari del Lido di Spina, dove il maltempo ha colpito più duramente rispetto ad altre località. Sono cinque i bagni maggiormente danneggiati o scoperchiati, che hanno dovuto raccogliere le macerie e che dovranno affrontare importanti spese per ripristinare quello che acqua e vento della tromba d’aria hanno distrutto nel giro di pochi minuti. Per alcuni di loro è forte il rischio di dover chiudere la stagione con abbondante anticipo.

“Ci vorrà qualche giorno agli esercenti per quantificare i danni – spiega il sindaco Marco Fabbri – che a Spina sono stati notevoli per gli stabilimenti, oltre a diversi alberi abbattuti e quasi tutti in area privata. Ultimamente si sono verificate calamità naturali nel nostro territorio, come nel corso dell’inverno, ma finora alle nostre richieste di rimborsi la Regione non ha dato seguito. Ci riproveremo con riferimento all’evento disastroso di sabato pomeriggio, conteggiando i problemi avuti dagli stabilimenti balneari e da diversi privati anche a Comacchio, dove l’acqua è arrivata a 50-60 centimetri di livello”. E’ lo stesso Fabbri, poi, a voler ringraziare “tutti i dipendenti comunali, la polizia municipale, le forze dell’ordine, i vigili del fuoco, la protezione civile e tutti coloro che hanno lavorato fino a tarda notte per ripristinare un po’ di normalità a Comacchio e sui sette lidi”.

Fra gli stabilimenti più sfortunati figura il Bagno Bussola di Spina, per il quale però già ieri mattina si è assistito a sorpresa a un gesto di grande solidarietà da parte di un gruppo di clienti storici. Clienti che si sono presentati presso lo stabilimento di buon ora per dare una mano ai titolari a riparare e rendere operativa la struttura. Il proprietario Gino Braghettoni è commosso: “Ieri ero convinto di dover chiudere tutto, oggi invece, grazie all’aiuto dei miei clienti, posso pensare di tornare operativo entro breve. La tettoia nella parte antistante la spiaggia è stata completamente distrutta dalla tromba d’aria, così come parte del tetto che sarà da rifare, così come le vetrate, esplose a causa del vento. Stamane non c’era nemmeno la corrente elettrica, però già essere qui oggi e cucinare per i miei clienti è bellissimo”. Altrettanto emozionata è la moglie Daniela Pandolfini: “Mi sono commossa nel vedere tanta gente all’opera nell’intento di aiutarci e rendere operativo il Bussola. Gente che riportava i lettini e gli ombrelloni volati via, chi spazzava i vetri, chi accatastava le macerie, chi puliva… Così per ore. ‘Perché tutto questo?’ Ho domandato ad alcuni di loro. ‘Il bussola è casa nostra’ mi hanno risposto. Questo ci dà la forza e l’energia per continuare”. Fra i clienti c’è anche Franco Perovanni, che ha assunto il ruolo di “direttore dei lavori” e si è poi occupato personalmente di riposizionare la bandiera italiana sul pennone dello stabilimento, gesto simbolico a dimostrazione della volontà di riprendere l’attività.

Lettini e ombrelloni sono infatti volati via al Lido di Spina sotto la furia della tromba d’aria, che ha risparmiato invece i vicini Lido degli Estensi e Porto Garibaldi, dove i danni risultano più contenuti, a parte rami e alberi che hanno invaso le sedi stradali. Stessa situazione anche a Lido Nazioni, dove i maggiori problemi da affrontare sono stati quelli dei rami caduti e di tante foglie e aghi di pino che hanno ostruito tombini e caditoie, sui quali dovrà intervenire la cooperativa Brodolini.

Superlavoro ieri, quindi, per i vigili del fuoco, proprio per la rimozione di rami e tronchi caduti e non solo. Una ventina gli interventi solo nella mattinata, ai quali si sono aggiunti altre decine di interventi nel pomeriggio, alcuni sollecitati da chiamate di proprietari ferraresi di appartamenti ai lidi che, dopo aver appreso del nubifragio, si sono portati sulla costa per verificare la situazione.

Paura anche a Comacchio, sabato pomeriggio (come anticipato sopra dal sindaco Fabbri), dove tra le ore 16 e le 17 il nubifragio ha fatto crescere costantemente il livello dell’acqua tra il duomo e il loggiato dei Cappuccini, fino a raggiungere i 50-60 centimetri di altezza, con case e negozi allagati.

Intanto tra oggi e domani il maltempo dovrebbe concedere una tregua. Secondo le previsioni dell’Arpa regionale, infatti, la giornata di oggi sulla costa sarà soleggiata e senza rischio di ulteriori precipitazioni, così come nella giornata di martedì, mentre mercoledì torna il rischio di temporali e da giovedì avremo condizioni di tempo più stabile.

(foto di Eleonora Manfredini)

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