di Elisa Fornasini

Non è stato sicuramente il pubblico delle grandi occasioni quello che ha accolto la 32esima edizione della Mille Miglia. La storica competizione di auto d’epoca ha fatto tappa a Ferrara in un orario un po’ insolito: le notti insonni ad aspettare il corteo “Freccia Rossa” sono solo un ricordo e, al suo posto, si sono svolte le prove cronometriche a partire dalle 8.45 della mattina. Anche la location è stata inusuale: le gare di precisione si sono tenute per il primo anno in piazza Ariostea, già allestita in modalità palio. L’ultima novità di questa edizione, la 15esima organizzata dallo Studio Borsetti Eventi con il supporto logistico della Scuderia San Giorgio di Ferrara, è stata l’anteprima in chiave moderna “Tribute to Mille Miglia” svoltasi ieri sera in piazza e Largo Castello.

Nonostante quest’anno ‘eccezionale’ una cosa è rimasta invariata: a Ferrara hanno sfilato le automobili che hanno fatto la storia della motorizzazione italiana e internazionale. Sono state 430 le autovetture d’epoca, tutte realizzate tra il 1927 e il 1957, che hanno sfrecciato con maestria nell’anello per concorrere alla “corsa più bella del mondo”, come amava definirla Enzo Ferrari. Gli appassionati di motori hanno potuto ammirare dal vivo le marche più prestigiose: Fiat con 99 esemplari, Mercedes Benz con 45 modelli, Alfa Romeo con 41 auto sono stati i tre marchi più rappresentati, ma non sono mancati all’appello Bugatti, Aston Martin, Ferrari e Jaguar. In tutto sono stati 61 le marche automobilistiche partecipanti alla Freccia Rossa, provenienti da 35 nazioni sparse nei 5 continenti. L’Italia, con 110 equipaggi, è stato il Paese più rappresentato, seguito subito dopo dalla Germania e dall’Inghilterra sotto i 100 team, senza dimentica le autovetture targate America e Giappone.

Al volante una parata di vip. Hanno corso sulle quattro ruote i premi Oscar Jeremy Irons su una Jaguar Xk 120 Lightweight del ’50 e Adrien Brody su Mercedes-Benz 300 Slw 198 del ’56, il cantante del gruppo rock degli Ac/Dc Brian Johnson su Jaguar C-Type del ’53, Paloma Thevenet, figlia di Pablo Picasso, a bordo di una Lancia Aurelia B24 spider America del ’55 e Jay Leno, anchorman e conduttore comico statunitense, su Jaguar Xk 120 Sports “Ecurie Ecosse” del ’51. Con loro, anche i campioni di Formula 1, Jochen Mass, Martin Brundle e Jacky Ickx e il nipote dell’indimenticabile Ayrton Senna, Bruno Senna. Tutti gli equipaggi, dopo la partenza a Brescia, hanno fatto la tappa notturna a Padova, mentre la mattina sono entrati nel cuore della città estense da via Canapa, proseguendo per via Bacchelli, oltrepassando i fornici di via Azzo Novello in direzione del Tiro a segno, proseguendo per Ercole I D’Este fino all’incrocio con Porta Po, per transitare nell’anello di piazza Ariostea e affrontare le prove cronometrate numero 22 e 23. La gara, infine, è proseguita su corso Porta Mare verso San Giorgio per imboccare la strada statale 16 in direzione Roma.

Una vera e propria parata di stelle dell’automobilismo storico in attesa di vedere di nuovo Ferrara come tappa della Mille Miglia edizione 2015. L’auspicio degli organizzatori è, infatti, quello di “riportare la storica competizione nella sua culla”. “Quest’anno più di così non si poteva ottenere, vista la concorrenza di altre potenze economiche del territorio – commenta Nicola Borsetti – ed è stato già un traguardo inserire Ferrara tra le tappe, dato che a settembre non figurava nemmeno tra le città in programma”. “Personalmente mi ritengo comunque soddisfatto dell’iniziativa – continua il proprietario dello Studio Borsetti – perché il pubblico ha risposto positivamente nonostante il contesto nuovo e perché non sono stati registrati problemi di viabilità, avendo strutturato un circuito efficiente per evitare di congestionare il traffico. Nonostante le difficoltà di questa edizione – conclude Borsetti – avere una prova cronometrata che fa classifica, è una bella vetrina per Ferrara e per la Mille Miglia, aspettando che torni a casa”.