Eventi e cultura
8 Ottobre 2013
Percorsi storici alla scoperta della porta quattrocentesca e del suo bastione

Baluardo dell’Amore, cantiere aperto di un tesoro nascosto

di Redazione | 3 min

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Sabato 12 ottobre sarà possibile scoprire a Ferrara un pezzo di storia nascosta, anzi letteralmente sommersa. Si terrà infatti l’apertura straordinaria del cantiere presso il baluardo dell’Amore per mostrare alla cittadinanza un patrimonio di storia archeologica sommersa di terra dal 1630. L’iniziativa, dal titolo “Cantiere aperto – alla scoperta del Baluardo dell’Amore”, consiste in una serie di visite guidate che si terranno dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 17.30 con cadenza di 30 minuti.

Una mezzora per vedere i risultati degli scavi archeologici – programmati dopo la demolizione della scuola Bianca Merletti – che hanno rivelato questo insospettabile tesoro nascosto. Dagli scavi è emersa tutta la struttura della porta d’Amore costruita ai tempi di Borso nel 1451, caratterizzata da una torre merlata e da un corpo di guardia con il compito di controllare persone e cose in entrata e in uscita della città. Sono emerse anche successive costruzioni fatte da Ercole II oltre un secolo dopo, come un piccolo bastione in muratura denominato “rivellino”, costruito nel 1557 e mai ultimato completamente. Infine sono state scoperte altre parti integrati dell’intera fortificazione: un locale casamattato con volta a botte, aperture nei fianchi del baluardo alfonsiano, antiche pavimentazioni con il pavimento in cotto del quattrocento e persino un piccolo ma evocativo oratorio.

Che in questo intervento, fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale e cofinanziato dalla Regione Emilia Romagna, siano emersi molti più elementi di quelli auspicabili è un pensiero di tutti gli organizzatori. E in particolare di Claudio Bignozzi che, insieme ai progettisti esterni Massimo Partigiani e Claudio D’Agostino, cura il progetto di ristrutturazione delle mura nel suo complesso. “Ferrara non ha mai avuto uno scavo archeologico di queste dimensioni per quanto riguarda le mura – annuncia l’architetto – e, ogni volta che aumentavano i rilevamenti , abbiamo dovuto cambiare i programmi”.

Ora sono già al terzo progetto di recupero e di riqualificazione del baluardo dell’Amore: i lavori per quanto concerne le opere di scavo e di ricerca archeologica sono ultimati, ora il progetto è in fase di definizione con la competente Soprintendenza, ovvero quella per i Beni Archeologici e quella per i Beni Architettonici. “Il confronto con la Soprintendenza è ben avviato – assicura l’assessore all’Edilizia Monumentale Aldo Modonesi – e speriamo di chiudere l’intervento per la prossima primavera”. In discussione ci sono le varie opzioni per rendere fruibile questo parco archeologico particolarmente ricco di reperti, come il consolidamento della pavimentazione originale e soluzioni di copertura di tutta l’area d’interesse. Il cantiere all’aperto rischia infatti di diventare un museo coperto “perché i percorsi di utilizzo devono essere tali da non mettere a repentaglio il baluardo”, spiega il sindaco Tiziano Tagliani che ricorda che il bastione “ha resistito nei secoli per non essere stato soggetto alle intemperie”.

Per chi fosse interessato a vedere lo stato del cantiere l’appuntamento è sabato mattina alle 10.30, all’incrocio di via Baluardi con via Porta d’Amore, in cui interverranno Tagliani e Modonesi. Seguiranno le visite guidate a cura di Francesco Scafuri, responsabile Ufficio Ricerche Storiche del Comune di Ferrara. Un’occasione unica per vedere in anteprima quello che sarà il parco archeologico, definito dagli organizzatori come un “tesoro rimasto quasi intatto che riporta alla luce un pezzo di storia non molto conosciuto”.

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