26 Aprile 2013
Dopo l'incontro con Tagliani il comitato attende i piani di Hera e respinge ogni accusa di politicizzazione

Da Malborghetto al Castello: 145 ciclisti contro la geotermia

di Ruggero Veronese | 5 min

Leggi anche

Ausl e Aosp. Bilancio 2023 positivo ma bocciato

Votano contrari i comuni in cui ha vinto il centrodestra così la Conferenza Territoriale Socio Sanitaria (Ctss) non approva il bilancio 2023, presentato dalla direttrice Monica Calamai, dell'Ausl e neanche quello dell'Azienda Ospedaliera nonostante una chiusura positiva e in ripresa rispetto al 2022

Investito in bici, 18enne lotta ancora per la vita

Resta ricoverato nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Maggiore di Bologna, in prognosi riservata, il 18enne D.I., investito da un'automobile a Bondeno, sull'incrocio tra la via Virgiliana e via XX Settembre, poco dopo le 23 di lunedì 6 maggio

DSC08327Sono partiti da Malborghetto in 145 i ciclisti del comitato FerrarAria Pulita, per manifestare in piazza Castello contro l’ipotesi di costruire una nuova centrale geotermica in via Conchetta e di ampliare la rete di teleriscaldamento. Dopo la prima uscita ufficiale di pochi giorni fa (vai all’articolo), in cui alcuni dei rappresentanti del gruppo hanno parlato delle problematiche tecniche di quella che viene definita “una finta geotermia”, il comitato passa all’azione scegliendo proprio la giornata del 25 aprile, in cui possono contare sulla presenza di migliaia di cittadini in centro e mentre contemporaneamente, a poche centinaia di metri, il sindaco Tagliani sta pronunciando il suo discorso per le celebrazioni della Festa della Liberazione.

“Il sindaco lo abbiamo incontrato ieri, assieme all’assessore Zadro – spiega Marco Piva, presidente del comitato – per discutere delle prossime iniziative in cui si affronterà l’argomento. Il sindaco ci ha proposto di incontrarci per una serie di riunioni, la prima sull’ambiente, la seconda sulla salute e la terza sul progetto di Hera. Abbiamo obiettato che invece dovremmo partire proprio dal progetto, che è la base per discutere del resto. Inoltre, dal momento che da parte dell’amministrazione ci sarà un “gotha” di esperti a parlare di geotermia, non vogliamo che questi incontri si trasformino in conferenze, e ci deve essere uno spazio di discussione anche per i cittadini”.

L’obiettivo principale dei membri del comitato è di riuscire a conoscere il più esattamente possibile i piani di Hera, per non alimentare discussioni basate semplicemente su ipotesi e informazioni non ufficiali. “Ieri abbiamo chiesto al sindaco e all’assessore Zadro – spiega Paolo Holzl – di avere il prima possibile i piani di Hera. Per adesso si sono mostrati disponibili, poi vedremo se arriveranno all’atto pratico. Il punto è capire esattamente cosa vuol fare l’azienda: anche io ero molto interessato a questa fonte energetica, ma mi sono attivato quando ho capito che l’idea messa in campo per Malborghetto non è una vera geotermia. Purtroppo è difficile convincere i cittadini perché questi sono argomenti spesso poco conosciuti dalla gente comune, e ci vuole molta informazione per far capire che questo è un problema di tutta la città”.

geotermia in corso ercoleAd attendere il comitato al suo arrivo in centro ci sono anche – rigorosamente distanziati gli uni dagli altri – alcuni attivisti di Progetto per Ferrara e dei Grilli Estensi. Nella piazza adiacente invece, davanti a un banchetto dei Giovani Democrati del Pd, il deputato Alessandro Bratti osserva i ciclisti arrivare per corso Martiri della Libertà, senza immaginare che di lì a poco sarebbe stato chiamato in causa dai manifestanti. “Bratti raggiungici qua, vogliamo parlare con te”, grida un “grillino” da un megafono, ma anche i membri del comitato vorrebbero un incontro con l’ex assessore all’ambiente, visto da molti come l’artefice originario delle politiche energetiche ferraresi. “Certa gente – commenta Piva –, che una volta era sensibile alle problematiche sociali, ora la ritrovo dalla parte di società private e privilegiare gli interessi aziendali. Lui dice che le nostre sono soltanto illazioni, ma non è vero. Ad esempio cita un lavoro di Arpa, serio ma incompleto, in cui erano stati monitorati alcuni spot nella zona dell’inceneritore per rilevare la presenza di diossine. È vero che quello studio affermò che i valori rientravano nei limiti di legge, ma aggiunse anche che la metodologia del lavoro era incompleta, e confermava che comunque la presenza di diossine era stata riscontrata. E anche sui giacimenti geotermici Bratti ha affermato cose inesatte: il sito migliore non è a Malborghetto, ma nella zona sud est di Ferrara, verso Cona e Gaibanella”.

geotermia tutti in filaL’intenzione del comitato è comunque quella di essere il meno politicizzato possibile, e proprio a questo proposito arriva la dura condanna verso un (anonimo) membro del comitato di Pontegradella “No centrali in città”, che in una dichiarazione a un quotidiano locale aveva affermato: “Piva è un politicante”. Una definizione che non va giù a Paolo Holzl, secondo cui “ci ha un po’ scocciato vedere questa definizione su Marco, lui che è non ha mai avuto alcuna affiliazione ed è il simbolo della società civile che si attiva”, ma che non va giù soprattutto al medico igienista Luigi Gasparini, attivista storico al fianco di entrambi i comitati per la lotta alla centrale. “Esprimo amarezza – commenta Gasparini – riguardo quella persona a cui è stata attribuita una frase irrispettosa nei riguardi del presidente del neonato comitato e dei suoi componenti. Questa persona, che non ha espresso il suo nome, sicuramente non rappresenta le idee dei cittadini sostenitori della lotta del Comitato No Centrali in Città di Pontegradella ed è comunque male informata, perché molti dei cittadini che stanno lottando adesso contro la realizzazione della finta centrale geotermica di Hera a Malborghetto, hanno lottato e continuano a lottare ancora contro la realizzazione della finta centrale geotermica di Hera a Pontegradella-Focomorto. Noi cittadini di tutta Ferrara e di tutte le sue frazioni dobbiamo essere uniti (e la bellissima biciclata-manifestazione di oggi lo sta dimostrando) contro la realizzazione di questo ennesimo nuovo impianto di combustione di Hera che fra l’altro ci condannerebbe al mantenimento dell’inceneritore di Hera di Via Diana per altri 20-30 anni. Noi cittadini invece vogliamo che questo inceneritore sia spento il prima possibile tramite un mutamento della politica ambientale della nostra città adottando la strategia Rifiuti Zero, strategia già adottata con successo da molti comuni ed anche da città d’Italia e del mondo, come ad esempio anche dalla grande citta di San Francisco”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com