Cronaca
14 Dicembre 2012
Parte dei 26 mila euro donati direttamente dai dipendenti dell'università di Milano per il recupero della biblioteca di chimica

Dalla Bocconi aiuti a Unife

di Redazione | 3 min

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Non capita tutti i giorni che i dipendenti di una Università donino una quota del proprio stipendio ad un altro Ateneo colpito dal terremoto. Il gesto di solidarietà è accaduto invece nella prestigiosa Università Commerciale “Luigi Bocconi” di Milano, che ha offerto il proprio sostegno a Unife su un duplice piano: sia a livello istituzionale, con una donazione di 20.000 euro, sia a livello individuale, grazie alla generosa cordata di dipendenti afferenti all’Area Tecnico Amministrativa, che hanno devoluto oltre 6.000 euro, rinunciando così ad una quota della propria retribuzione. 26.000 euro in totale dunque, che serviranno per ripristinare e consolidare una delle storiche Biblioteche, quella chimico-biologica di S Maria delle Grazie, collocata in uno splendido edificio della città, ex Convento del XIV sec, sito in via Fossato di Mortara 15/19, di cui occupa gli spazi della chiesa e di un’ala del chiostro per una superficie pari a circa 1.300 mq.

“La biblioteca – afferma il rettore dell’Università di Ferrara Pasquale Nappi – rappresenta per tutta la comunità scientifica un luogo altamente simbolico di accumulazione della conoscenza, uno spazio dove poter migliorare l’apprendimento e incentivare lo sviluppo della ricerca e della didattica, incoraggiando gli studenti più meritevoli a progredire anche negli studi post laura. E’ in questo senso che interpretiamo il solidale gesto dell’Università Bocconi e, parimenti, dei suoi  dipendenti, un atto liberale di estrema generosità a dimostrazione di come si possa investire in conoscenza anche partendo da concreti gesti quotidiani, che nell’ambito di una rete di solidarietà fatta di individui si caricano ancor più di significato. Ecco perché l’iniziativa è stata particolarmente apprezzata dall’Ateneo tutto, ancor più in questo momento di congiuntura economica che si accavalla ai danni subiti dalla nostra regione in seguito ai recenti terremoti: investire in conoscenza precipitata nelle biblioteche e racchiusa nei libri significa anche e soprattutto aumentare e stimolare  la conoscenza tacita insita in ciascuno di noi”.

Un gesto pragmatico di solidarietà, quello della Bocconi, coordinata dal suo consigliere delegato Bruno Pavesi,  che insegna come partendo da gesti quotidiani individuali si possano travalicare i più rigidi modelli economici per un aiuto fattivo, con una ricaduta a medio termine anche per la comunità scientifica del nostro Paese, nella convinzione che risorse destinate ad investire nella conoscenza, uno dei beni pubblici fondamentali, contribuiscano alla crescita culturale della nostra Nazione e della società tutta.

Un gesto di fattiva solidarietà, che colpisce per la partecipe spontaneità, nel principio che azioni come questa si convertano in un reciproco arricchimento.

L’antica biblioteca, già oggetto di un recente restauro completato nel 2005 che ha reso così fruibile l’intero complesso conventuale, si articola su tre piani e mette a disposizione di tutta la comunità scientifica il patrimonio documentario ivi contenuto, offrendo ben oltre 170 postazioni tra sale studio, multimediali, postazioni per ricerche su cataloghi on line e bibliografiche su banche dati, con connessione wireless in tutti gli spazi.

Il danno rilevato post sisma ha reso l’edificio parzialmente inagibile: la parte alta del fronte principale si è distaccata dai muri perpendicolari, la sala lettura al piano terra è impraticabile ed è stata disposta la punteggiatura della facciata.

Le fasi del futuro intervento riguarderanno il consolidamento della struttura volto al miglioramento della connessione tra facciata, muri trasversali e copertura, al fine di evitare il ribaltamento fuori dal piano del fronte principale; le opere verranno realizzate in accordo con le indicazioni della Sopraintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici, per il totale ripristino dell’agibilità dell’immobile.

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