Cronaca
23 Maggio 2012
Sentita in Corte d’Appello il medico legale che si recò in via Ippodromo

Aldro bis, “la pm Guerra mi chiese se doveva venire”

di Marco Zavagli | 3 min

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Eleonora Lumare

“La dottoressa Guerra sapeva già della colluttazione, tanto che non rimase stupita quando gliene parlai. Fu lei a chiedere a me se era il caso di venire sul posto. Non mi era mai capitato che un pm chiedesse al medico legale se doveva venire sul luogo di un decesso, né mi capiterà in seguito”. È la breve testimonianza che Eleonora Lumare consegna alla Corte d’Appello di Bologna, dove è in corso il processo di secondo grado per l’ex dirigente delle volanti della questura di Ferrara Paolo Marino. A riportarla è l’avvocato di Marino, Piersilvio Cipollotti, raggiunto telefonicamente da Estense.com.

Marino fu condannato nel marzo 2010 in primo grado a Ferrara a un anno per omissione nell’Aldrovandi bis per non aver informato dettagliatamente il pm di turno Mariaemanuela Guerra di quanto accaduto in via Ippodromo il 25 settembre 2005, quando morì Federico Aldrovandi (per lui si registra anche nel maggio 2011una condanna a tre mesi con l’interdizione per un anno dai pubblici uffici, sempre per omissione in atti di ufficio, per la mancata trasmissione dei brogliacci della questura relativi all’intervento delle volanti, nei quali comparivano correzioni e cancellazioni fatte a mano).

Ora arriva questa testimonianza della dottoressa Lumare, il medico legale che si recò sul posto insieme alla polizia. La Lumare venne sentita nel luglio 2008 durante il processo principale, quello che portò alla condanna in primo grado, poi confermata in appello, dei quattro poliziotti intervenuti in via Ippodromo il 25 settembre 2005. In quell’occasione però l’esame si concentrò sull’autopsia e in particolare sulle sostanze assunte da Federico.

A Bologna era stato convocato come testimone anche l’ex vicequestore, oggi in pensione, Gennaro Sidero. Per lui niente audizione, dal momento che è indagato in procedimento connesso. Il procedimento è quello in corso ad Ancona, presso il cui tribunale (competente a giudicare in caso di azioni legali che vedono come parte un magistrato) la pm Guerra ha querelato per diffamazione, calunnia e falsa testimonianza Sidero, lo stesso Paolo Marino e l’ex dirigente della squadra mobile (oggi capo di gabinetto della questura) Pietro Scroccarello per le rispettive testimonianza rese nel processo Aldrovandi. Per le loro posizioni la procura ha chiesto l’archiviazione, cui si è opposto il legale della parte offesa. La relativa udienza è fissata per il 17 luglio.

Sidero verrà sentito alla prossima udienza, fissata a settembre, con l’assistenza di un avvocato.

Tornando invece alla testimonianza della Lumare e alla sua telefonata con la Guerra, le sue parole potrebbero risultare rilevanti nel valutare la posizione di Marino. “Sono le stesse dichiarazioni – fa notare Cipollotti – che il medico legale ha reso anche ad Ancona”. La versione del pm che per primo si occupò del caso Aldrovandi, invece, ha sempre visto i dirigenti della polizia convincere la Guerra a non andare in via Ippodromo, rassicurandola sul fatto che il ragazzo avesse “fatto tutto da solo”.

Non si sbilancia su questo punto l’avvocato che assiste Mariaemanuela Guerra, il professor Giovanni Flora, che dichiara di non aver nulla da dire e si riserva di prendere posizione nelle sedi giudiziarie.

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