È arrivata una fumata nera per la vicenda processuale relativa al caso di Morena Morelli, la dipendente del Teatro Comunale di Ferrara a cui improvvisamente dopo trent’anni di servizio – lo scorso luglio – non era stato rinnovato il contratto
Rivolta all’Arginone. Iniziato il processo per diciannove detenuti
Udienza filtro ieri (martedì 3 giugno) mattina – davanti al giudice Marco Peraro – per i diciannove detenuti accusati per la rivolta nel carcere di via Arginone, avvenuta durante i primi giorni dell’emergenza Covid-19, quando le misure restrittive imposte te dal governo Conte per contrastare la diffusione della pandemia tra cui il divieto di visite dei parenti, furono il pretesto per accendere gli animi dei ristretti nei penitenziari di tutta Italia, compreso quello di Ferrara
Rifiutò di indossare la mascherina e offese i carabinieri. “Condannatela”
Aveva insultato due carabinieri, accusandoli di aver abusato del loro potere, quando – durante la pandemia – l’avevano obbligata a indossare la mascherina all’interno di un supermercato. E ora, il negazionismo e la convinzione di saperla un po’ troppo lunga sul tema Covid-19 e diritto, rischiano di costarle caro
Terrorizzava il condominio, ora si indaga sulla sua morte
Inquirenti al lavoro per ricostruire la morte dell’uomo che – durante la tarda serata di domenica 1° giugno – è stato trovato senza vita all’interno del proprio appartamento, in un condominio al civico 62 di via Leonello Poletti – una traversa di via Bologna – a Ferrara
Giallo in via Poletti, 60enne trovato morto in casa
Un uomo ferrarese di 60 anni è stato trovato senza vita all’interno del proprio appartamento in via Poletti, a Ferrara
Sedata per sempre senza che lui lo sapesse
La denuncia del compagno di Maria Vittoria, morta a 41 anni all’ospedale di Cona. La Procura ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta, lui ora si oppone
Obbligò la compagna a dirgli “sì, padrone”. Chiesti oltre sette anni di carcere
È una maxi-condanna quella che la Procura di Ferrara ha chiesto ieri (giovedì 29 maggio) per il 45enne italiano finito a processo con la duplice accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate nei confronti della propria compagna
Papà violento con la moglie, usa le figlie per procurarsi la droga
È stato condannato a cinque anni di carcere per aver più e più volte picchiato e minacciato di morte la moglie e le figlie minorenni, spingendo violentemente una di queste ultime, che era appena stata sottoposta a un’operazione chirurgica alle ginocchia, giù dalle scale di casa. In altre circostanze invece avrebbe utilizzato – dietro la minaccia di far loro male – le bambine, mostrandole ad alcuni sconosciuti, per suscitare pietà e ottenere soldi che poi utilizzava per comprare la droga