Ubriaco per strada, scatta la multa
Nel corso dei servizi è stata multata una persona colta in stato di manifesta ubriachezza e denunciata un’altra per violazione del foglio di via obbligatorio dal Comune di Ferrara
Nel corso dei servizi è stata multata una persona colta in stato di manifesta ubriachezza e denunciata un’altra per violazione del foglio di via obbligatorio dal Comune di Ferrara
Una Ferrara repubblicana, liberale e democratica. Questo l’obiettivo di Azione, parte della coalizione di centrosinistra, a supporto della candidatura a sindaco di Fabio Anselmo
Un uomo tenta un furto in un vivaio ma il figlio dei titolari lo segue indicando la posizioni ai carabinieri che riescono a intercettare così il veicolo su cui si stava dando alla fuga
Dopo la sentenza di primo grado con cui il gup Carlo Negri del tribunale Ferrara ha pronunciato l'assoluzione per i cinque accusati per le presunte tangenti tra i padiglioni della Fiera, nei giorni scorsi, la Procura ha deciso di ricorrere alla Corte d'Appello di Bologna per quanto riguarda la posizione dell'ex presidente Filippo Parisini, inizialmente prosciolto dal giudice dopo la richiesta di rinvio a giudizio, chiedendo ai giudici bolognesi di disporne il rinvio a giudizio
E' una replica che assomiglia molto a un'ammissione di colpa, quella che il Comune di Ferrara, attraverso il direttore generale Sandro Mazzatorta, invia come 'rettifica' al nostro quotidiano dopo l'inchiesta sui soldi dei ferraresi destinati all'emergenza Covid per l'ospedale di Cona. E' una nota nella quale, volontariamente o meno, il Comune conferma di essersi trattenuto il denaro delle donazioni
La Quinta sezione penale della Corte di cassazione ha pronunciato la sentenza definitiva per il caso di un avvocato ferrarese condannato per falso in atto pubblico.
Nel maggio del 2020 il gup Danilo Russo aveva decretato in primo grado la condanna a dieci mesi di reclusione – con pesa sospesa – e il pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva da 7.500 euro nei confronti della parte civile. Nella stessa sentenza, il tribunale di Ferrara lo assolveva dalle ulteriori accuse di truffa aggravata e infedele patrocinio.
Il caso riguarda Riccardo Caraceni, avvocato del foro estense finito a processo per aver fabbricato una finta sentenza.
La vicenda traeva origine dall’incarico che una signora di Poggio Renatico – parte civile assistita dall’avvocato Davide Bertasi – gli diede per ottenere un risarcimento da un architetto per dei lavori che avevano causato danni alla sua abitazione.
La donna per lungo tempo pensò che le cose stessero andando avanti tra un rimpallo e l’altro, ma nel 2017 scoprì, a sorpresa, che era stato incardinato anche un processo in sede civile quando Caraceni (difeso dall’avvocato Carlo Bergamasco) le mostrò direttamente la copia di una sentenza a lei favorevole e che condannava la controparte al risarcimento del danno.
Ma nonostante la condanna e il passare del tempo quel risarcimento non arrivava mai. Così, sempre più insospettita, a un certo si recò di persona in tribunale con una copia della sentenza in mano. In cancelleria la seconda grande sorpresa: quell’atto, con quel protocollo, era riferito a tutt’altra causa e il giudice nulla sapeva della sentenza che la riguardava.
La sentenza venne confermata in appello a a novembre si è pronunciata anche la Corte di Cassazione. Nel dispositivo, pubblicato nei giorni scorsi, si legge che il procuratore generale Kate Tassone ha concluso la propria requisitoria chiedendo l‘inammissibilità del ricorso.
Il collegio, presieduto dal giudice Giuseppe De Marzo, ha accolto la richiesta, rendendo definitiva la sentenza, alla quale ora si aggiunge la condanna al pagamento delle ulteriori spese processuali e della somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.
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