Dieci mesi di reclusione – con pesa sospesa – per il reato di falso in atto pubblico e pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva da 7.500 euro nei confronti della parte civile. Nella sentenza del gup Danilo Russo cadono invece le accuse di truffa aggravata e infedele patrocinio a carico di Riccardo Caraceni, avvocato del Foro estense finito a processo per aver fabbricato proprio una finta sentenza.

La vicenda trae origine dall’incarico che una signora di Poggio Renatico – parte civile assistita dall’avvocato Davide Bertasi – gli diede per ottenere un risarcimento da un architetto per dei lavori che avevano causato danni alla sua abitazione.

La donna per lungo tempo pensò che le cose stessero andando avanti tra un rimpallo e l’altro, ma nee nel 2017 scoprì, a sorpresa, che era stato incardinato anche un processo in sede civile quando Caraceni (difeso dall’avvocato Carlo Bergamasco) le mostrò direttamente la copia di una sentenza a lei favorevole e che condannava la controparte al risarcimento del danno.

Ma nonostante la condanna e il passare del tempo quel risarcimento non arrivava mai. Così, sempre più insospettita, a un certo si recò di persona in tribunale con una copia della sentenza in mano. In cancelleria la seconda grande sorpresa: quell’atto, con quel protocollo, era riferito a tutt’altra causa e il giudice nulla sapeva della sentenza che la riguardava.

Della questione venne investita direttamente l’allora presidente del Tribunale, Rosaria Savastano, e il pm Ciro Alberto Savino aprì l’indagine che ha portato all’odierna sentenza.