Unife sostiene Avis: non solo festa ai mercoledì universitari
Dalla collaborazione tra Avis Ferrara e Unife nasce "I mercoledì del Donatore Universitario" per cui gli studenti potranno donare in gruppo nei mercoledì pomeriggio
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Il tasso di affollamento del casa circondariale di Ferrara a luglio 2023 era del 145,5% ospitando 355 a fronte di una capienza di 244. Sono numeri forniti dall'annuale rapporto di Antigone che analizza la situazione delle carceri emiliano-romagnole
Potenziamento in vista per i Cau-Centri Assistenza Urgenza che si occupano della presa in carico dei problemi di salute urgenti, ma non gravi. A partire da lunedì 1° aprile i Cau attivi a Ferrara e provincia potranno erogare anche prestazioni pediatriche
È stata fissata per il 27 maggio l'udienza predibattimentale del processo per omissione di soccorso a carico di Alberto Dallari, il 69enne medico (oggi in pensione) di Reggio Emilia, che aveva preso in cura domiciliare Mauro Gallerani, 68enne di Corporeno colpito dal Covid-19 e poi deceduto dopo un mese di ricovero ospedaliero
Grazie al recente bando regionale per la Rivitalizzazione e il Ripopolamento dei Centri Storici nelle zone colpite dal sisma, il Comune di Ferrara è stato designato destinatario di un finanziamento sostanziale pari a 700.000 euro complessivi. Questo finanziamento ha come obiettivo l’accelerare la ripresa e incoraggiare l'attività economica e sociale nelle aree colpite dal disastro naturale
Lagosanto. Si chiama Federica Schiavoni, ha 37 anni e vive a Lagosanto la prima paziente che ha usufruito del servizio di tele-visita con il diabetologo e direttore del Centro di diabetologia di AuslFe Marcello Monesi.
Un esempio di telemedicina che nel Ferrarese, grazie all’impegno di AuslFerrara, è realtà per pazienti come Federica che è diabetica dall’età di 7 anni per un problema immunitario.
La tele-visita tenuta in queste ore, ha permesso alla paziente di sottoporsi all’esame dello specialista stando comodamente seduta a casa e senza doversi recare nel Centro di diabetologia di AuslFe che si trova nella Cittadella della salute di San Rocco a Ferrara.
“Sono diabetica da molti anni e ora che c’è questa opportunità mi sento entusiasta perché sono sicura che la mia qualità della vita cambierà moltissimo ed in meglio” afferma la paziente dal suo studio.
Federica è fra quei pazienti a cui il centro ha applicato una nuova macchina per controllare l’andamento glicemico. Si tratta di un microinfusore (una specie di ipod da cui parte un microinfisore per iniettare l’insulina nel corpo) che 24 ore su 24 monitora e in modo del tutto automatico il bisogno di insulina del paziente.
Un apparecchio che funziona su Federica in base ad un’attenta e precisa programmazione fatta dagli specialisti di Diabetologia. Federica controlla il dispositivo attraverso una App che ha installato nel suo telefonino. “Le tele-visite sono anche per quelle che come me hanno deciso di adottare il microinfusore“ puntualizza e ancora dichiara: “Ritengo che sia una modalità di cura che spero tanto si diffonda il più possibile perché oltre ad essere comoda è anche tanto semplice da utilizzare”.
Il progetto di telemedicina attivato dall’Azienda Usl di Ferrara accelera nella sua applicazione e punta all’obiettivo di trasformare le prestazioni sanitarie in servizi al paziente sempre più personalizzati e vicini alle esigenze del paziente.
Le tele-visite diabetologiche di controllo sono inoltre in linea con il Pnrr e con il progetto “Azienda Sanitaria Digitale della provincia di Ferrara”.
E a questo proposito interviene la Direttrice generale di Ausl Ferrara Monica Calamai:
“L’effettuazione della prima video-visita diabetologica è il coronamento di un lavoro clinico e organizzativo che stiamo portando avanti da diversi mesi, per una medicina sempre più efficace e vicina al cittadino. Questa prima paziente, ad esempio, ha effettuato la visita direttamente da casa propria. Si tratta di progetti che rappresentano un punto di snodo importante anche per gli operatori: l’approccio basato sulla prossimità renderà più efficace e di soddisfazione il loro lavoro. Proprio per gli operatori stiamo realizzando anche una App per facilitare la gestione dei pazienti presso le Case della Salute/Comunità.
Cerchiamo di seguire quanto previsto dal Pnrr e dal Piano Sociale e Sanitario della Regione Emilia Romagna, con azioni per una sanità sempre più equa, digitale e di qualità”.
L’utilizzo della tele-visita, che riguarda visite di controllo rivolte a pazienti la cui diagnosi è già stata formulata, presenta numerosi vantaggi. A partire dalla riduzione degli spostamenti se non necessari, specialmente per i pazienti più anziani e in difficoltà ma comunque avvezzi all’uso della tecnologia. Possono diventare inoltre uno strumento prezioso per non interrompere le cure in caso di pandemia, come è stato per il Covid.
La paziente Federica ha potuto effettuare la tele-visita grazie anche all’impegno del direttore dell’unità operativa di Diabetologia Territoriale, Marcello Monesi, che ha colto subito lo stimolo offerto dalla Direzione aziendale nell’implementare la telemedicina in alcuni ambiti sanitari.
“Il giudizio è molto positivo su questa modalità di contatto con il paziente che disegna uno scenario nuovo nell’assistenza delle persone con diabete – dichiara Monesi –. Le possibilità sono molteplici: eravamo abituati già da tempo a interagire a distanza con contatto telefonico, dettato anche dalla necessità dell’emergenza coronavirus, ma questa nuova modalità, che prevede anche il contatto visivo e la condivisione dello schermo per la visione della cartella clinica, è un valore aggiunto molto importante”.
“Questo sistema ci permetterà di interagire con i pazienti giovani, portatori di tecnologie avanzate, ma soprattutto con le persone fragili che abitano in zone periferiche oppure con donne durante la gravidanza – sottolinea il direttore della Diabetologia –. La visita in presenza è insostituibile, ma nel panorama delle possibilità assistenziali la video-visita è uno strumento aggiuntivo che svilupperemo con molta attenzione, ascoltando anche le aspettative dei pazienti, con l’obiettivo di migliorare in maniera sensibile ed equa la qualità della nostra assistenza”.
Ma come funziona il percorso? Nel corso di una visita in presenza, il medico valuta la possibilità che il paziente effettui la successiva visita di controllo in video-visita. L’anamnesi deve ricomprendere anche il “profilo tecnologico” del paziente, ovvero la sua conoscenza e capacità d’uso degli strumenti informatici (smartphone, tablet o computer con webcam da poter usare autonomamente o con l’aiuto di un familiare o caregiver tramite una rete internet adeguata).
È necessaria la richiesta di adesione preventiva del paziente: dopo aver ricevuto tutte le informazioni, infatti, il paziente può scegliere se accettare o meno questa modalità erogativa. In caso non aderisca, la prestazione sarà eseguita in presenza; in caso di accettazione, riceverà automaticamente una email con il link del collegamento e tutte le indicazioni necessarie per accedere alla ‘stanza virtuale’ dedicata che mette in contatto audio/video medico e paziente.
La video-visita avviene in maniera sicura ‘da remoto’ tramite il sistema informatico regionale di video-visita, collegato anche al Fascicolo Sanitario Elettronico per la visione dei documenti necessari alla valutazione del paziente e per la successiva refertazione. Per il supporto tecnico è disponibile il numero verde regionale 800033033.
Presto questa opportunità verrà inoltre sviluppata anche per le video-visite cardiologiche. Da giugno, inoltre, la video-visita di controllo diabetologica sarà attiva anche per la Casa Circondariale di Ferrara.
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