Salute
27 Aprile 2022
Parla il direttore sanitario dell'Ausl: "In Italia ci sono 11 casi sospetti. I numeri non sono più alti degli anni scorsi, ma l'attenzione deve comunque essere massima"

Epatiti nei bambini, Ciotti (Ausl): “Escluso ogni ipotetico legame con il vaccino anti-Covid”

di Redazione | 5 min

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25Aprile. “La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”

“La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni, e che auguro a voi di non sentire mai”. 

È con le parole di Piero Calamandrei – tra i padri fondatori della Costituzione – che il sindaco Alan Fabbri apre il suo intervento durante la celebrazione del 25 aprile, dopo l’alzabandiera e il picchetto d’onore. 

Dal 1° maggio molte delle restrizioni ancora in vigore cadranno, con quali numeri la provincia di Ferrara affronterà queste novità? Si è parlato anche di questo nella nuova puntata di Salute Focus Ferrara con il direttore sanitario Ausl Emanuele Ciotti.

L’approfondimento settimanale invece è stato dedicato al tema: “Sport, salute e prevenzione delle malattie”, con il responsabile servizio di medicina dello sport Ausl Ferrara Marco Cristofori e Simona Mandini ricercatrice Unife.

Contagi, il punto in provincia di Ferrara

“Il quadro epidemiologico è un quadro stabile ma comunque importante perché – ha spiegato il direttore sanitario Ausl Emanuele Ciotti -, abbiamo ancora una media di circa 300/350 casi al giorno, con una incidenza di 542 casi per 100mila abitanti e ancora una presenza importante di persone ricoverate. Dei 4.273 attualmente positivi nella nostra provincia – ha proseguito Ciotti – 120 sono ricoverati nei reparti Covid (2 in terapia intensiva)”.

Ciotti per questo invita la cittadinanza a fare attenzione: “È consigliato sempre l’utilizzo della mascherina Ffp2 negli ambienti in cui non c’è un adeguato ricambio d’aria, perché sicuramente ha un potere di prevenzione importante rispetto alla diffusione del virus tramite aerosol”.

Vaccinazione, a rilento le quarte dosi

“I vaccini ci permettono in questo momento di attuare una strategia di convivenza con il virus” afferma il direttore sanitario sul fronte delle vaccinazioni. Ciotti ha poi aggiunto: “Con questa variante che aggredisce meno i polmoni, ci stanno consentendo una importante diminuzione
dell’ospedalizzazione e della mortalità. Abbiamo una copertura altissima con le terze dosi – ha aggiunto – più del 90%, e siamo partiti con la quarta dose per over 80 e 60-79 enni fragili. Siamo coadiuvati dalla medicina generale che da il suo importante contributo e che andrà anche a vaccinare nelle Cra e Rsa”. E poi prosegue: “Al momento abbiamo vaccinato con la quarta dose solo 1.983 persone, di cui 1156 over 80 e il resto immunodepressi o estremamente vulnerabili”.

Paxlovid, presto in farmacia con la ricetta

Tra le novità di questi giorni c’è anche la possibilità di ritirare in farmaci l’antivirale specifico Paxlovid, a seguito di del medico di medicina generale. “Si tratta di un ulteriore tassello che con i vaccini porta a combattere il Covid come un’altra malattia e non più come uno stato di
emergenza” ha sottolineato ancora il direttore sanitario AuslFe.

Epatiti nei bambini, attivata sorveglianza dei pediatri

Due giorni fa è stata emessa una circolare del ministero che chiede al sistema sanitario, primi tra tutti i pediatri di libera scelta, la massima attenzione sui casi di epatite acuta di eziologia sconosciuta in età pediatrica.

“In Italia ci sono 11 casi sospetti – ha ricordato – i numeri non sono più alti degli anni scorsi, ma l’attenzione deve comunque essere massima”. E puntualizza: “Questo fenomeno non è nuovo. Accade spesso che il 50% delle epatiti non abbia origine conosciuta. Quello che per il momento è
certo è che è escluso ogni ipotetico legame con il vaccino anti-Covid”.

Sport e salute, i programmi di prevenzione

La popolazione che riesce a svolgere attività motoria è sicuramente popolazione più sana. E su questo assunto, provato da anni di dati e ricerche, che si basa l’intensa attività dei servizi medicina dello sport della regione Emilia Romagna che, come spiegato dal Marco Cristofori, responsabile servizio di medicina dello sport Ausl Ferrara, da 20 anni sono impegnati in azioni che favoriscano l’attività motoria non solo sportiva.

“Il nostro compito – afferma Cristofori – è fare in modo che la popolazione abbia occasione per svolgere tale attività, in collaborazione con enti pubblici e società sportive e quando questo accade vediamo in quelle persone notevoli miglioramenti”.

“Lo sport è prevenzione soprattutto per le malattie croniche non trasmissibile, cardiovascolari, oncologiche e psichiatriche. Abbiamo dati che dimostrano che con un’attività motoria lieve meglio ancora moderata, c’è un rallentamento o stabilizzazione della patologia laddove presente,
mentre i soggetti sani la prevengono in modo significativo” ha poi aggiunto.

Programma comunità attive, coinvolti 650 ferraresi sedentari

Il programma comunità attive ha l’obiettivo di promuovere l’attività fisica nella comunità e vede insieme i servizi sanitari e le comunità tra loro connesse.

“È fondamentale creare opportunità di svolgimento di tale attività fisica nella comunità – ha spiegato Simona Mandini, ricercatrice Unife – per dare più successo alle attività di counseling al personale sanitario che suggerisce tale attività”.

“Le principali azioni del programma sono la promozione di gruppi di cammino o altre occasioni di attività motoria a libero accesso. Nel tempo – ha proseguito la ricercatrice – abbiamo arruolato più di 650 adulti sedentari guidati allo svolgimento dell’;attività di cammino da personale esperto
(chinesiologo) e dopo 6 mesi abbiamo avuto risultati importanti in termini di riduzione del rischio cardiovascolare ( riduzione pressione arteriosa, girovita, peso corporeo)”.

E aggiunge: “Non solo, ha aggiunto, da un recente studio è emerso che l’attività di cammino guidata modifica stabilmente lo stile di vita delle persone che l’hanno intrapresa. Fino a 7 anni dopo la partecipazione ai gruppi di cammino queste persone risultano ancora regolarmente attive”.

I gruppi di cammino per le persone con disabilità psichica

Ulteriore obiettivo è anche quello di promuovere attività nelle persone con disabilità e portatori di patologie psichiatriche. “Abbiamo organizzato – dichiara Simona Mandini – in collaborazione con il dipartimento di salute mentale Ausl, gruppi di cammino guidati anche per pazienti affetti da
schizofrenia, che sono pazienti a rischio elevato di patologie cardiovascolare e aspettative di vita ridotte di 15 anni”.

“Questi pazienti – conclude – hanno risposto molto bene e abbiamo visto una riduzione dei fattori di rischi cardiovascolare, miglioramento della capacità di esercizio, e, risultato molto importante, un importante miglioramento delle loro funzioni cognitive.”

“C’è bisogno di incentivare il movimento per tutti” ha messo in evidenza in chiusura Marco Cristofori perché “bastano 30minuti di attività motoria aerobica (cammino, bici, nuoto) per 5 giorni alla settimana”. E chiudendo Cristofori afferma: “L’obiettivo è coinvolgere sempre più chi fa e organizza sport a livello agonistico a occuparsi anche di questa fascia di opportunità ludico ricreative, che mirino a coinvolgere una popolazione che non è interessata a attività agonistica ma che avrebbe molto beneficio dall’attività motoria”.

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