Economia e Lavoro
25 Novembre 2021
L'iniziativa ha visto coinvolti oltre 200 studenti impegnati in esperienze lavorative nell'ambito dei percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento

Premio Storie di Alternanza, un ponte fra scuola e impresa

di Redazione | 4 min

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di Anna De Vivo

Il Premio Storie di Alternanza, giunto alla quarta edizione, è un’iniziativa di Unioncamere e delle Camere di commercio italiane, nata per valorizzare e dare visibilità ai racconti delle esperienze realizzate durante i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (Pcto), con l’obiettivo di favorire la costruzione di ponti fra istituti scolastici, imprese, enti pubblici e territorio nei percorsi di transizione tra la scuola e il lavoro.

Presente alla cerimonia di premiazione e di consegna simbolica degli assegni presso la Camera di Commercio, il commissario straordinario Paolo Govoni: “Quest’istituzione economica crede nei giovani, nel futuro, crede nell’innovazione e in tutti quegli elementi di sviluppo e crescita del territorio, non solo dal punto di vista economico, ma anche sociale. Oggi l’innovazione è a tutti gli effetti un elemento strategico di crescita e sviluppo territoriale e i giovani hanno una propensione diversa, maggiore, alla digitalizzazione, rispetto alle scorse generazioni. La scuola è un elemento importantissimo per la formazione di uomini e donne del futuro che siano in grado di affrontare le grandi sfide che si presenteranno”.

“C’è poi il grande tema dell’occupazione – continua Govoni -. Oggi mancano manodopera altamente qualificata e non, mancano figure professionali sul territorio. All’interno della scuola si deve ricercare la collaborazione e l’interazione con le imprese che consentono ai giovani d’individuare un orientamento per il futuro. Una parte di formazione fatta all’interno delle imprese può aprire grandi prospettive e attrarre le nostre competenze che sono andate all’estero affinché ritornino ad arricchire il nostro Paese. Da parte nostra c’è una grande fiducia nei giovani, nel mondo della scuola e nei professori”.

Il primo premio della Camera di Commercio è stato assegnato ai ragazzi e alle ragazze del Liceo Scientifico Roiti per il progetto “Hope, un viaggio oltre le Steam”, sviluppato in collaborazione con l’Università di Ferrara e il Massachusetts Institute of Technology, con l’obiettivo d’incoraggiare e supportare gli studenti nell’acquisizione delle conoscenze nelle discipline Steam (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Arti e Matematica) grazie a un metodo di apprendimento interdisciplinare che avvicina gli studenti agli ambiti matematici e scientifici.

La scienza fornisce agli studenti strumenti per interpretare il mondo che li circonda. Da qui parte il progetto Hope, che affonda le sue radici nel lavoro di gruppo per crescere, esprimere se stessi e confrontarsi con gli altri.  “Questo metodo di approccio alle materie Steam – spiega il professore Ed Moriarty, in collegamento dagli Stati Uniti – è innovativo, totalmente nuovo anche negli Stati Uniti. Il compito dell’arte poi è molto importante anche nello studio delle materie scientifiche. Un prodotto bello, interessante e che piaccia a tutti necessita di uno studio artistico. L’immaginazione è più importante della conoscenza, e questo è il focus del progetto”.

Il secondo posto, a pari merito, è stato attribuito ai progetti delle classi 4ªM del Liceo Classico Ariosto, con il video “White Energy Week”, e 4ªC del Liceo Artistico Dosso Dossi, con il progetto “Edilizia Biofilica”, entrambi dedicati alla sostenibilità ambientale. Gli studenti dall’Ariosto hanno condotto una diagnosi energetica di uno degli edifici dell’istituto, in collaborazione con Seaside, azienda italiana del Gruppo Italgas, proponendo interventi per ridurne l’impatto ambientale. I ragazzi del Dosso Dossi invece, collaborando con Federmanager, hanno realizzato un progetto grafico, un modello tridimensionale e il funzionamento energetico di tre edifici green e sostenibili nel contesto urbano.

Il terzo posto, sempre a pari merito, è andato ai progetti della 3ªB dell’Istituto Remo Brindisi con il progetto “Iterfishcorporation”, un’applicazione per la vendita diretta del pesce in banchina riducendo la distanza tra produttore e consumatore, e della classe 4ªH del Liceo Carducci con “MoeniaGreen, a Scuola di Open Coesione”, un monitoraggio civico degli interventi di ristrutturazione dedicati alle mura della città di Ferrara, sia sull’utilizzo dei fondi pubblici, sia sulla loro realizzazione. Un lavoro di analisi, documentazione e creazione, ma soprattutto una forma di cittadinanza attiva.

“In un contesto di rapide trasformazioni economiche e sociali – conclude Govoni -, sono fondamentali le occasioni per aumentare la consapevolezza e le capacità di scelta dei ragazzi, per sviluppare il proprio potenziale e cogliere al meglio le opportunità. Una preparazione solida e multidisciplinare accresce le capacità dei giovani per svolgere un ruolo da protagonisti nei cambiamenti che abbiamo di fronte. Ci tengo poi a dire che senza creatività non si fa impresa, la vecchia impresa non ha futuro. Noi crediamo nei giovani e nel futuro”.

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