Du iu śpich frares?
27 Ottobre 2021

Alessandro Talmelli, pure poeta

di Maurizio Musacchi | 3 min

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Carissimi amici del dialetto e delle tradizioni ferraresi. Oggi vi presento una breve lirica e alcune note personali che riguardano me e Alessandro Talmelli. (Dedicata a quella che sarebbe diventata la compagna della vita). Non il politico, ma l’attore e poeta Alessandro.

Talmelli giovane attore, secondo a sinistra

Sì perché tanti anni fa, si cimentò in qualità d’attore in una commedia, dove fui coinvolto per la prima volta in una recita: “La sgnóra Mercèdes” che scrisse e diresse, una sua insegnante, Floriana Guidetti. Dopo quell’esperienza guidata dalla bravissima Prof.ssa Guidetti, ma anche dalla Prof.ssa Mantovani, contribuì alla fondazione dei “Milurdin ad Franculin” della Prof.ssa Vincenzi e della “Cumpagné ad Franculin” la cui regista fu Gina Pareschi, in cui interpretò vari ruoli dialettali e canti in vernacolo.

Fui coinvolto pure io e (ripeto), lì lo conobbi, in quella che sarebbe stato l’inizio della mia “carriera” di attore e autore teatrale dilettante ferrarese. Ma non è di me che vi voglio parlare, ma di un giovane Talmelli, bravo interprete e pure delicato poeta dialettale. Questa sua dote nascosta, l’ho scoperta in questi giorni, cercando testi poetici da proporre in questo Blog.

Il testo della poesia si trova in una pubblicazione di vincitori o segnalati nel prestigioso “Concorso Letterario Mario Roffi”. Infatti, la poesia che vi propongo oggi: “Al nòstar viàz” (Il nostro viaggio), ripeto, l’ho rinvenuta scartabellando pubblicazioni dialettali locali. Non ho frequentato molto Alessandro dopo quei tempi della nostra avventura teatrale, ma ricordo un ragazzo simpatico e ben voluto. Sono le doti che lo accompagnano lo caratterizzano politicamente. Alessandro è iscritto, convintamente, fin dalla sua fondazione al Partito Democratico, partito capace di far dialogare Cattolici e Comunisti. Persona beneducata e gentile, rispettata e amata da tutti. Certo che non lo sentirete sotto le finestre d’un partito a sbeffeggiare od offendere i perdenti, battuti alle elezioni (altri lo fanno: sono scelte di vita). Si considera rivale di chi non la pensa come lui, mai nemico.

A me piace immaginarlo davanti al bancone d’un bar del centro, a bersi un buon caffè, magari nell’offrire all’avversario Fabbri, una corposa birra.

 

AL NÒSTAR VIÀZ”

Di Alessandro Talmelli

S’at j’è luntàna da mi

a séƞt al desidèri d’avérat davśìƞ…

par saƞtìr al tò respìr

cum è al vént quand al fa ziéra all fój

pr’ascultàr la tò vóś

dólz viulìƞ ch’l’am fa smisciar i seƞtimént

pàr védar al tò surìś

luś dal sól par la mié vìta

par tgnìras par màƞ

int al nòstar viàz

fat insiém ad sóra d’un fìl

IL NOSTRO VIAGGIO

Se sei lontana da me/ sento il desiderio d’averti vicina…/…per sentire il tuo respiro/ come il vento quando accarezza le foglie/ per ascoltare la tua voce/dolce violino che risveglia i sentimenti/per vedere il tuo sorriso/luce del sole per la mia vita/…per tenersi per mano/nel nostro viaggio/fatto insieme sopra un filo

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