Cronaca
11 Agosto 2021
Chiesto il processo per tre amministratori della coop Vivere qui e per due funzionari di Prefettura e Asp

Indagine sull’accoglienza, la procura chiede cinque rinvii a giudizio

di Redazione | 2 min

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Cinque richieste di rinvio a giudizio, tre per i dirigenti di una cooperativa dell’accoglienza migranti e le restanti per due funzionari pubblici: un viceprefetto e l’ex responsabile per l’Asp.

È il nuovo step dell’indagine condotta dalla Guardia di finanza e coordinata dal pm Andrea Maggioni sull’uso dei soldi pubblici per la gestione dei Cas e che vede indagati per truffa aggravata, falso e inadempimento contrattuale in pubbliche forniture Thomas Atongi Kuma, Nathalie Beatrice Djoum ed Eva Rosa Lombardelli, rispettivamente presidente, vice e consigliera della cooperativa Vivere Qui, per la gestione di cinque Centri di accoglienza migranti tra Vigarano e Poggio Renatico.

L’accusa nei loro confronti è quella di aver usato oltre 400mila euro di fondi ricevuti dal 2015 al 2018 per i vari Cas per scopi completamente privati, peraltro non garantendo che il servizio venisse svolto in maniera idonea. Inoltre avrebbero ottenuto oltre 15mila euro di fondi tramite falsi presenziari, facendo risultare la presenza di diversi migranti in realtà assenti per diversi giorni.

Il pm ha chiesto il processo anche per il viceprefetto Vincenzo Martorano e per Valentina Marzola (psicologa, inquadrata come coordinatrice del servizio accoglienza di Asp dall’ente pubblico nonostante un contratto di lavoro interinale, poi non rinnovato), indagati per il reato di abuso d’ufficio in merito a tutta la gestione dei Centri di accoglienza.

Secondo la tesi della procura i due avrebbero omesso di eseguire efficaci controlli nei confronti dei vari Cas della provincia di Ferrara, preavvertendo gli amministratori dei controlli in arrivo (anche se pare ci fosse un protocollo della prefettura in tal senso), o suggerendo compilazioni non veritiere dei permessi di allontanamento o dei presenziari. Inoltre non avrebbero preso gli opportuni provvedimenti una volta riscontrate anomalie nella gestione degli stessi Cas.

L’udienza davanti al giudice deve ancora essere fissata e notificata ai legali di tutte e cinque le parti.

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