Comacchio
31 Luglio 2021
Dopo la denuncia di titolare, barman e cassiera, arriva anche il provvedimento del questore per L'Angolo della Bocca

Servivano bevande ai minori, cinque giorni di chiusura per un locale di Lido Spina

di Redazione | 2 min

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Lido di Spina. Dopo la denuncia di titolare, barman e cassiera per aver venduto bevande alcoliche a minori di 16 anni, per il bar ristorante L’Angolo della Bocca di Lido Spina, in viale Raffaello Sanzio 170, arriva anche la chiusura per cinque giorni disposta dal questore di Ferrara.

L’intervento nel locale che ha portato alle tre denunce era avvenuto sabato 24 luglio da parte del personale della Divisione di Polizia Amministrativa di Sicurezza della Questura di Ferrara e dell’Arma dei Carabinieri della Stazione di Lido degli Estensi, nell’ambito di una serie di controlli ai locali maggiormente frequentati dalla movida, con particolare interesse nella zona dei così detti “baretti” di viale Raffaello al Lido di Spina.

Nel corso dell’attività veniva riscontrato come all’interno di alcuni esercizi pubblici venissero somministrate bevande a diversi giovani, alcuni manifestamente minori di 18 anni. Nei pressi dell’Angolo della Bocca, considerata la verosimile minore età degli avventori, sono state controllate due ragazze intente a uscire nell’area esterna del pubblico esercizio mentre tenevano in mano due drink appena serviti che, dai successivi accertamenti, risultavano essere un cocktail denominato “quattro bianchi alla fragola” (a base di vodka bianca, gin, tequila e rum, aromatizzato con succo alla fragola) e un cocktail denominato “angelo azzurro” (a base di gin e triple sec), bevande superalcoliche che vantano una gradazione che si aggira attorno ai 35°. Le adolescenti, con età compresa tra i 14 e 15 anni, avevano ottenuto le bevande alcoliche senza che la cassiera e il barman, prima di procedere alla vendita e alla somministrazione, avessero posto in essere alcuna azione per accertarne la maggiore età, nonostante fosse evidente che non lo erano. Anche il titolare del pubblico esercizio, presente nel locale, non si era preoccupato in alcun modo di evitare il verificarsi di tali episodi. In tre sono stati quindi denunciati.

Altri esercizi pubblici sono stati controllati ed è stato riscontrato il pieno rispetto delle prescrizioni normative.

A Ferrara, e in particolare nella zona dei lidi interessata dalla movida, rimane alta l’attenzione delle forze dell’ordine nei confronti dei comportamenti irresponsabili e inosservanti delle norme poste a tutela della salute pubblica e al contenimento del contagio da Covid-19.

“Sono sempre più numerosi – commenta il questore Capocasa – i giovanissimi che fanno uso di sostanze stupefacenti e alcoliche e si comincia sempre prima. Il tossicodipendente e alcoldipendente non sono liberi: sono schiavi dei loro vizi e non riescono ad avere una vita normale, in famiglia e con gli amici. È necessario, oltre ad una sistematica attività di controllo, promuovere campagne di sensibilizzazione per informare i giovani sulle conseguenze dell’abuso di alcol e stupefacenti”.

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