(foto di Alessandro Castaldi)

di Andrea Mainardi

E’ da Ferrara che riparte la Serie Bkt che, in piazza Trento e Trieste, ha presentato in pompa magna il calendario della propria novantesima stagione sportiva. Come da tradizione il campionato non si fermerà praticamente mai, nemmeno a Pasquetta o per il 25 aprile e lo stesso dicasi per le festività natalizie. Nel calendario spicca una ‘x’ al posto del Chievo Verona ad un passo dall’esclusione ed il cui destino si conoscerà a stretto giro assieme al nome della probabile squadra ripescata.
Ovviamente tra le ‘spettatrici’ interessate vi era anche la Spal che ha conosciuto il quale sarà il proprio cammino, il quale inizierà il 21 agosto all’Arena Garibaldi di Pisa contro i toscani. Il debutto al ‘Mazza’, presumibilmente con una capienza ridotta al 50%, avverrà la settimana successiva contro il Pordenone, mentre alla terza ed alla settima giornata è già tempo di ‘big match’ contro Monza e del derby contro il Parma di Buffon. Alla quindicesima sarà invece il Lecce ad arrivare al cospetto della truppa di mister Clotet.
L’ultimo atto del campionato si avrà il 6 maggio con la Spalc che chiuderà in casa contro il Benevento, dopodichè si proseguirà con la consolidata formula dei playoff.

Tra i tanti ospiti presenti in collegamento, non poteva mancare Fabio Capello che nella Spal del ‘presidentissimo’ Paolo Mazza ha mosso i propri primi passi della carriera calcistica: “La splendida location mi ricorda quando andavo a scuola nelle vicinanze all’istituto per geometri. Come tutti sanno poi il mio cuore batte per mia moglie da cinquantadue anni che ho incontrato proprio in pullman per andare a scuola. Ferrara ed i ferraresi mi sono sempre stati vicino così come il presidente Mazza che mi prese a tredici anni e mezzo. In questa città si sono sempre respirate bellezza e cultura”. Capello viene poi stimolato dal presidente Walter Mattioli sul come la sua cessione alla Roma diede in modo alla Spal di costruire quello che oggi è il proprio centro sportivo: “Venni venduto ad una cifra molto alta a giugno dopo che Mazza ebbe rinunciati ai soldi dell’Inter il novembre precedente. Fu un’ottima operazione ma del resto lui era sempre attendo a sceglieri i giocatori che, l’allenatore preparava, Mazza stesso poi metteva in campo”. Infine l’ex allenatore tra le altre di Juventus e Real Madrid lancia un appello ai propri ‘colleghi’ per “valorizzare maggiormente i giovani italiani. Bisogna avere più coraggio nel farli giocare invece che puntare sempre su giocatori stranieri”.