Politica
29 Giugno 2021
Il presidente del consiglio spiega il motivo delle dimissioni firmate per strada

Poltronieri davanti ai cassonetti “per onestà”

Lorenzo Poltronieri, presidente del Consiglio comunale di Ferrara
di Redazione | 2 min

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Lorenzo Poltronieri, presidente del Consiglio comunale di Ferrara

Lorenzo Poltronieri, presidente del Consiglio comunale di Ferrara

Perché il presidente del consiglio Lorenzo Poltronieri si è sentito in dovere di chiamare Rossella Arquà per farle firmare immediatamente le dimissioni su un foglio precompilato? E perché, di fronte al rifiuto di questa (secondo la versione della consigliera che si legge nella diffida), l’avrebbe raggiunta per strada, in via Spadari, per ottenere la firma di fronte ai cassonetti della raccolta differenziata?

Le domande sono state rivolte nel corso dell’ultimo consiglio comunale da Francesco Colaiacovo del Pd a Poltronieri. La sua risposta è stata più che laconica: “io mi alzo tutte le mattine e onestamente vengo in Comune. La Arquà chiamandomi ha riconosciuto in me quella onestà”.

Nella versione dell’Arquà sarebbe stato lui a chiamarla. Ma oltre a questa incongruenza, nel corso della seduta Poltronieri aveva già interrotto Colaiacovo che paragonava il caso Arquà a quello di Stefano Solaroli.

“Io all’epoca dei fatti – ha chiarito Solaroli – dichiarai che mi sarei dimesso semplicemente dopo una condanna di primo grado che non è arrivata, non sono reo confesso e non mi hanno preso con le mani nella marmellata, quindi paragonare la mia situazione a quella di Arquà è totalmente fuori luogo”.

Poco dopo sempre Poltronieri ha interrotto ancora Colaiacovo, facendo sbottare il consigliere dem. Il capogruppo del Pd, rispondendo al sindaco Alan Fabbri, stava ricordando che “in uno stato diritto le persone sono innocenti fino a sentenza definitiva”. A quel punto, dopo le urla di disapprovazione del consigliere di opposizione, il vicesindaco Naomo Lodo ha detto, “sospendi il consiglio”. Poltronieri ha sospeso i lavori per oltre cinque minuti.

Poco dopo la chat sulla diretta youtube della seduta viene disabilitata a causa di messaggi offensivi rivolti alla maggioranza.

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