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23 Febbraio 2021

La mié cuηquìsta dal dialèt di Claudio Natati

di Maurizio Musacchi | 3 min

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In calce, una breve presentazione del poeta.

Claudio Natati nato a Copparo il 02/12/1952, ma residente a Ferrara da sempre, ha insegnato italiano nelle scuole medie inferiori fino al 2015. L’avvicinamento al dialetto scritto lo ha vissuto per gioco e successivamente per recuperare vocaboli e etimologia, grazie all’incontro con il Vocabolario Storico – Etimologico di R. Baiolini – F. Guidetti e la loro grammatica del dialetto ferrarese. I concorsi dialettali “M.Roffi” di Ferrara e il “L. Guernieri” di Portomaggiore, gli hanno riconosciuto alcuni premi. In seguito è diventato socio dell’associazione “Al tréb dal tridèl” di Ferrara, Cenacolo di cultura dialettale ferrarese, di cui è il segretario dal 2019.

La mié cuηquìsta dal dialèt
di Claudio Natati
Lór j’al zcuréva ma mi aη pudéva.
La mié stòria l’è cumiηcià acsì:
al dialét al m’jéra stà pruibì,
j’éra ill paròll ad quìi ch’a pardéva.
Jéra sicùr i mié, lór j’agh cardéva
e i’m l’impunéva zèrt tut i dì,
sól l’italiàη al jéra fat par mi
e guài, s’i’m santìva che al zcuréva,
ma ill pruibizióη i’η s’rispèta mai,
zcórar in dialèt l’am faséva grand,
l’am dàva al curaģ ad fruntàr i guài

cóη quéi dla mié età e póch più grand.
Fóra ad cà i zcurs j’éra tut n’artàj
séηza règula par rispòst e dmand.

(Traduzione). La mia conquista del dialetto
Loro lo parlavano ma io non potevo./ La mia storia è cominciata così:/ il dialetto mi era stato proibito,/ erano le parole di quelli che perdevano. // Erano sicuri i miei, loro ci credevano/ e me lo imponevano certo tutti i giorni,/ solo l’italiano era fatto per me/ e guai, se mi sentivano parlarlo,// ma le proibizioni non si rispettano mai,/ parlare in dialetto mi faceva adulto,/ mi dava coraggio di affrontare i guai // con quelli della mia età e i poco più grandi./ Fuori di casa i discorsi erano ritagli/ senza una regola per risposte e domande.

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