Economia e Lavoro
31 Ottobre 2020
Cavicchi: “Vogliamo che rispecchi la realtà dei tanti danneggiati dalle restrizioni anti Covid”

Ferrara Rinasce: Cna chiede estensione della platea delle imprese

di Redazione | 2 min

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Il futuro del lavoro agricolo passa dal “Sistema Agricoltura Ferrara”

Ferrara si dota del "Sistema Agricoltura Ferrara". Bandi e assicurazioni, utilizzo di fitofarmaci, lavoro agricolo e contrasto al caporalato. Questi sono solo alcuni dei temi presenti nel documento strategico sull'agricoltura, redatto per la prima volta dal Comune di Ferrara in sinergia con tutte le associazioni di categoria e le grandi aziende agricole del territorio

Riccardo Cavicchi

“Cna ha chiesto al Comune di Ferrara – con una lettera a firma del direttore generale Diego Benatti – di ampliare la platea delle imprese che potranno ricevere i contributi a Fondo perduto del prossimo bando Ferrara Rinasce. Il bando è un importante strumento messo in capo dalla Giunta comunale per contribuire ad alleviare le gravi difficoltà delle aziende: per questo è importante far sì che rispecchi nel modo più fedele possibile la pluralità di attività che sono state e saranno danneggiate dalle restrizioni decise dal Governo”.

Riccardo Cavicchi, presidente di Cna Area Ferrara, illustra le richieste che l’associazione ha rivolto all’amministrazione: “chiediamo che i contributi vadano anche alle imprese fino a 20 dipendenti. Chiediamo inoltre che siano accordati anche alle aziende artigiane della ristorazione che non fanno somministrazione: pizzerie al taglio, rosticcerie, paninerie, tutte attività in grave difficoltà ma inspiegabilmente e ingiustamente ignorate dal Decreto Ristori del Governo. Infine, chiediamo di inserire nel bando una serie di attività imprenditoriali (dall’allestimento di stand fieristici alla creazione artistica) che hanno subito gravi contraccolpi ma di cui si parla pochissimo”.

La lettera inviata dalla Cna all’amministrazione comunale, tuttavia, non affronta soltanto i temi collegati al bando Ferrara Rinasce. Dà per esempio un giudizio fortemente negativo sulla decisione del governo di imporre il 75% di didattica a distanza alle scuole superiori. Una scelta sbagliata – dice Cna – finalizzata a ridurre l’utilizzo del trasporto scolastico. Molto meglio coinvolgere le aziende di trasporto private e trovare insieme a loro una soluzione al problema: questa è la proposta di Cna.

“Le cose che si possono fare per reagire all’emergenza sono numerose – prosegue Cavicchi – Abbiamo chiesto all’amministrazione di attivare subito un tavolo di confronto sul superbonus 110% e sul risparmio energetico, da cui potrebbe venire un impulso alla filiera dell’edilizia, delle costruzioni e dell’energia. Abbiamo chiesto inoltre una estensione delle tipologie merceologiche dei mercati locali”.

Non manca la volontà di dare un contributo a tutte le iniziative che contribuiscono al bene della comunità: “per questo abbiamo immediatamente aderito al progetto per la consegna a domicilio della spesa che contribuirà a proteggere e tranquillizzare tante persone anziane del nostro Comune”.

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