MENÙ
Bene l'Emilia Romagna nel suo complesso, male Ferrara che continua a non decollare con i primi tre mesi del 2024 che vedono 43.096 presenze. Si tratta del 13,5% in meno del 2023 e del 15,9% in meno del 2019
Una bella storia da 25 Aprile. Ci sarà una pietra d'inciampo in ricordo di Aladino Govoni. Aladino Govoni, figlio del poeta Corrado Govoni, prima militare e poi partigiano, fu una delle vittime dell'eccidio delle Fosse Ardeatine ed è stato insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria
Torna sui costi per la cremazione delle persone morte a Bergamo durante la pandemia Fabio Anselmo e lo fa commentando le parole dell'assessore ai servizi cimiteriali Giacomo Angeloni che "con eleganza, ha ringraziato il Comune di Ferrara"
Arriva un’altra tegola per l’immagine perduta di Ferrara come città d’arte e di cultura. Rovigo l'ha superata in numeri per quanto riguarda uno dei fiori all’occhiello che fino a poco tempo fa la rendeva famosa e attrattiva in tutta Europa
Davanti ad una cornice di pubblico meravigliosa, nonostante il meteo ed un campionato di grande sofferenza, i biancoazzurri battono il Pineto trovando la terza gioia consecutiva e soprattutto la salvezza aritmetica.
di Andrea Mainardi
Ultima trasferta di A da dimenticare per i biancoazzurri che non ripetono quanto di buono fatto vedere in casa contro il Torino e, come già successo in fin troppe occasioni, la partita dura di fatto meno di un quarto d’ora.
Al 7′ ed all’ 11′ infatti emerge prepotentea differenza di fiducia ed automatismi tra le due squadre, con Lazovic e Dimarco liberati facilmente al cross per Di Carmine che nel cuore dell’area trafigge due volte Letica.
Sia il portiere croato che la reteoguardia spallina commettono errori da matita blu in entrambe le circostanze ed è solo a causa dell’imprecisione veronese se il primo tempo non termina con un passivo più pesante.
L’Hellas gioca sul velluto e ad inizio ripresa Faraoni di testa chiude i conti.
Per la Spal non c’è nulla da salvare se non i minuti concessi ancora ai giovani Tunjov, Iskra ed Horvath. Per il resto ormai il ‘traguardo’ dell’ultima di A è per fortuna a pochi giorni di distanza.
Hellas Verona-Spal 3-0 (2-0)
Marcatori: 7′, 11′ Di Carmine (HV), 47′ Faraoni (HV)
Hellas Verona (3-4-2-1): Radunovic; Faraoni, Günter, Veloso (dall’89’ Badu); Lazovic, Amrabat, Pessina, Dimarco; Borini (dall’84’ Zaccagni), Eysseric (dall’89’ Salcedo), Di Carmine (dal 75′ Pazzini). A disp.: Silvestri, Berardi, Stepinski, Verre, Lucas, Terracciano. All.: Juric.
Spal (4-3-3): Letica; Tomovic, Salamon, Bonifazi, Fares (dal 46′ Iskra); Dabo, Valdifiori (dal 46′ Murgia), Tunjov; (dal 75′ Di Francesco), Strefezza (dall’84’ Horvath) , Petagna, Valoti (dal 46′ D’Alessandro). A disp.: Thiam, Meneghetti, Cionek, Missiroli, Vicari, Felipe, Kryeziu. All.: Di Biagio.
Arbitro: Sozza di Seregno.
Assistenti: Meli-Marchi.
Quarto assistente: Ros.
VAR e AVAR: Giua-Passeri.
Ammoniti: Eysseric (HV), Dabo (HV).
Espulsi:/
Possesso palla: 54%-46%.
Tiri (in porta): 14(9)-12(5).
Falli fatti (subiti): 15 (13) – 13(15).
Angoli: 7-1.
Fuorigioco:2-1
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