Fiscaglia
27 Marzo 2020
Il titolare dell'azienda di Massa Fiscaglia chiede aiuto: "Possiamo partire subito ma siamo frenati dalle lungaggini burocratiche"

Marciano Mode pronta alla produzione di oltre ottantamila mascherine

di Redazione | 2 min

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di Pietro Perelli

Fiscaglia. Nel comune di Fiscaglia, e più precisamente a Massa Fiscaglia, c’è un’azienda pronta convertire la propria linea produttiva per fare mascherine protettive oggi più che mai utili. Si tratta di una piccola impresa con undici dipendenti, la Marciano Mode Sas, che opera nel settore della confezione di abbigliamento.

Il titolare, Marciano Rocchi, contattato telefonicamente spiega di avere già “un accordo con i fornitori per il materiale necessario a una produzione che può andare dalle 80 alle 150 mila mascherine”. Il problema però sono “le lungaggini burocratiche che hanno tempistiche eccessive per il contesto emergenziale in cui ci troviamo”.

“Tramite alcuni colleghi – spiega – sono venuto a conoscenza che il sindaco Alan Fabbri ha fatto un appello per la provincia di Ferrara chiedendo se ci sono aziende disponibili a convertire la loro produzione a quella di mascherine”. Subito il titolare della Marciano Mode Sas si è “attivato per iniziare questa procedura”, ha acquistato materiale Tnt e ha trovato un fornitore.

Contestualmente, spiega, “ho fatto comunicazione al Comune di Ferrara, tramite posta elettronica, dando la mia disponibilità e spiegando in sintesi quella che era la mia intenzione e la mia situazione operativa ma ad oggi non ho ancora ricevuto risposta”.

Nel frattempo si è anche attivato presso la Camera di Commercio “per cambiare il codice Ateco che permette all’azienda di poter operare”. Ora è in attesa di risposte ma anche di aiuto per poter mettere in pratica un’operazione con un doppio scopo: “Primo quello sociale perché l’emergenza richiede questo tipo di protezioni; secondo dare una speranza anche lavorativa per il presente ma anche per il prossimo futuro per azienda e dipendenti”.

Ad oggi Marciano Rocchi è stato contattato dal solo sindaco di Argenta, Andrea Baldini, con il quale ha “aperto un dialogo proprio per questa iniziativa” e gli è stato inviato dallo stesso un vademecum “per la produzione di dispositivi di protezione individuale”. Un primo passo che Rocchi non ritiene sufficiente perché “un’azienda che vuole proporsi e fare questo tipo di produzione ha delle problematiche enormi”.

“Le cose sono due – incalza –, o si dà la possibilità di snellire le procedure e un affiancamento per poter adempiere alla burocrazia o rischiamo di vanificare gli sforzi delle aziende che si mettono a disposizione”. “Il malessere – continua – a cui noi ci troviamo di fronte è proprio questo, potremmo operare da subito ma siamo frenati da tutta questa burocrazia e non abbiamo risposte”. “Se dobbiamo agire in maniera tempestiva – conclude – anche la burocrazia deve agire in maniera tempestiva”.

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