Gestione illecita di rifiuti edili, denunciate cinque ditte ferraresi
I carabinieri forestali hanno denunciato cinque ditte della provincia di Ferrara per la gestione illecita di rifiuti edili
I carabinieri forestali hanno denunciato cinque ditte della provincia di Ferrara per la gestione illecita di rifiuti edili
La Procura di Ferrara ha nuovamente chiesto l'archiviazione per l'allora direttore del distretto Sud-Est dell'Ausl di Ferrara e per un'operatrice telefonica del 118, inizialmente indagati per omicidio colposo relativamente alla morte di Francesco D'Antoni, deceduto ad Argenta il 20 marzo 2021 per infarto miocardico acuto
Due ferraresi, una donna di 46 anni e un uomo di 55 anni, rispettivamente amministratore di diritto e di fatto di una società fallita con sede nell'Alto Ferrarese, sono stati condannati a 6 anni e 4 anni e 4 mesi dal tribunale di Ferrara con l'accusa di bancarotta fiscale
È un guanto di sfida quello che l'avvocato Fabio Anselmo lancia al sindaco Alan Fabbri, a cui chiede di uscire "dalla bolla dei social" e presentarsi "davanti alla città per un confronto pubblico dove misuriamo le idee e la visione della Ferrara dei prossimi cinque anni"
Il Forum Ferrara Partecipata ha presentato, tra le altre, due osservazioni al Piano Urbanistico Generale (Pug) relative al Parco Nord Bassani e al Parco Sud. Per quanto riguarda il Parco Nord Bassani
“Non bisognava iniziare a prendere certe precauzioni ora, ma due settimane fa, quando abbiamo chiesto un incontro al Comune per discutere dei provvedimenti per proteggere i 1.200 dipendenti comunali dal Coronavirus”. È questo il pensiero dei rappresentanti provinciali per la funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil, che non risparmiano le critiche all’amministrazione ferrarese per una reazione all’emergenza giudicata tardiva e, per certi versi, ancora decisamente lacunosa.
Questioni di cui all’interno dei sindacati si discuteva già a partire dal 24 febbraio, quando spiegano di aver inoltrato la prima infruttuosa richiesta di incontro all’amministrazione, ma che divampano pubblicamente dopo le parole di Alan Fabbri durante l’ultimo consiglio comunale, in cui il sindaco ha rendicontato le attrezzature protettive e i prodotti igienici ordinati dal Comune per gli uffici pubblici ferraresi, in parte in uso dalla settimana scorsa e in parte “in arrivo questa settimana”.
Tempistiche che secondo Luca Greco (Cgil) e Leonardo Uba (Uil) vanno già ben oltre il buon senso ma soprattutto le disposizioni del governo, che nelle circolari delle ultime settimane aveva ribadito una serie di linee guida che vanno dal favorire il lavoro telematico all’obbligo di fornire misure di sicurezza per chi lavora in uffici e sportelli pubblici.
“Tutto questo – affermano i sindacalisti – non è stato fatto. Nel 2017 avevamo firmato col Comune anche un accordo per il telelavoro negli enti pubblici che la nuova amministrazione ha deciso di non proseguire, ma che oggi avrebbe potuto essere di grande importanza. Il sindaco dice che vuole un’amministrazione informatizzata, ma ha scelto di non applicare l’unico strumento legale di cui disponeva”.
Per quanto riguarda le misure di sicurezza degli uffici, secondo Greco e Uba “per oltre due settimane chi lavora negli sportelli non è stato protetto dagli schermi protettivi e nel frattempo ha ricevuto centinaia di utenti. Per il ministero dovevano essere presenti dal 20 febbraio. Se non si può garantire completamente la sicurezza dei lavoratori occorre fare come si è fatto per esempio a Comacchio, dove da due settimane gli uffici ricevono solo per casi urgenti e su appuntamento”.
I sindacati (che visto il momento incontrano la stampa all’aperto, in piazza Verdi) assicurano di non parlare col ‘senno di poi’, ma che questo genere di richieste e allerte all’amministrazione ferrarese erano in corso dal 24 febbraio, data della prima richiesta di incontro.
E nel parlare della “superficialità” che secondo i sindacati ha accompagnato la reazione iniziale dell’amministrazione, i sindacati toccano anche questioni come il piano di promozione alle visite museali lanciato venerdì pomeriggio da Fabbri (e di fatto soppresso nel giro di 48 ore dai provvedimenti governativi) e l’affollamento in piazza Verdi denunciato pochi giorni fa via social dal sindaco: “Va benissimo che segnali il problema, ma essendo il sindaco avrebbe dovuto far subito intervenire la polizia municipale invece di fare un post su Facebook. È la massima autorità sanitaria del Comune ed è suo dovere intervenire immediatamente se vede un potenziale rischio”.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com