Cronaca
19 Febbraio 2020
Un altro anno di reclusione per il capo della banda che non si è fermato dopo lo scontro nel parcheggio dell'iper Il Castello all'indomani del colpo ad Aguscello

Incidente dopo l’omicidio Tartari. Pajdek condannato per omissione di soccorso

di Elisa Fornasini | 2 min

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Ivan Pajdek (archivio)

Nuova condanna per Ivan Pajdek, a capo della banda che nel 2015 uccise Pier Luigi Tartari dopo una rapina ad Aguscello. La fedina penale, già macchiata da una condanna a 30 anni per omicidio e da un’altra a 13 anni per una serie di rapine violente, si allunga ancora con la pena di un anno e un mese di reclusione per omissione di soccorso.

Il giudice Andrea Migliorelli l’ha riconosciuto colpevole del reato commesso all’indomani dell’omicidio Tartari, quando il 56enne croato – difeso dall’avvocato Roberta Caselli – è fuggito dopo aver provocato un incidente nel parcheggio dell’ipercoop Il Castello.

Pajdek era al centro commerciale insieme ai complici Patrik Ruszo e Constantin Fiti per cercare di fare acquisti con la carta di credito e il bancomat rubati al pensionato di Aguscello ma i tre furono scoperti dal commesso di un negozio che chiese i documenti e ritirò le carte.

Durante la fuga a bordo di un’Alfa 156 si scontrarono nel parcheggio con una Volkswagen Polo, guidata da una donna. Non si fermarono ovviamente a prestare soccorso, proseguendo la fuga in direzione Lidi, dove completarono gli acquisti con i soldi di Tartari, lasciato agonizzante la notte prima in un casolare abbandonato di Fondo Reno.

L’imputato è stato condannato a un anno e un mese di reclusione, al pagamento delle spese processuali e alla sospensione della patente per un anno che non influirà sulla sua vita, essendo già detenuto per scontare le condanne di omicidio e rapine.

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