Argenta. “Un progetto di buonsenso è quel che serve per la Statale 16. I cittadini hanno ragione: il tracciato a cui inneggia adesso Stefano Bonaccini è vecchio di trent’anni, oggi passerebbe su giardini e case. Un dramma per i residenti. La sinistra ha perso decenni di tempo senza concludere nulla, adesso può aspettare qualche mese per approvare una variante che tuteli gli abitanti e faccia addirittura risparmiare sulla realizzazione dell’opera”.
Tuona Fabio Bergamini, consigliere regionale della Lega, all’indomani dell’assemblea pubblica, organizzata giovedì sera dalla Lega, al circolo Acli di San Biagio di Argenta. “Ho ascoltato la voce della gente, un’ottantina di presenti e una petizione traboccante di firme per un comitato civico nato nel 2001 che aveva addirittura vinto un ricorso al Tar e che oggi, di fronte agli annunci della Regione, torna in auge attraverso l’incontro pubblico voluto e organizzato dalla Lega” ricorda Bergamini.
“Il tracciato del vecchio progetto – spiega – passa attraverso le case, mangia pezzi di cortili e giardini soprattutto nella zona di via Patuzza e via Pioppine, via Morari e via Cascine dove ci sarebbe l’impatto più grosso. Eppure basterebbe spostarla di cento metri, e in fase di variante si potrebbe arrivare anche ad un chilometro di distanza dalle case. La sinistra adesso vuole fare bella figura – incalza – ma lo fa sulle spalle della gente e a costo dei contribuenti”.
Con droni e planimetrie, la Lega di Argenta (“che si è sempre battuta in questi anni anche in consiglio comunale” sottolinea Bergamini) ha identificato con precisione dove passerà il tracciato: “In poco più di due chilometri e mezzo, sugli otto complessivi coinvolge sette case che si troverebbero giardini mozzati e terrapieni alti sei metri fuori dalla porta di casa. Un impatto troppo grosso per chi ha investito e scelto di abitare qui”.
Non è tutto: “Bonaccini e Calvano hanno fretta di fare bella figura, ma riescono a farlo solo con il ‘vecchio’ che non ha occhi per una prospettiva globale e neppure orecchie per ascoltare la gente che abita i territori e li conosce bene. Basti pensare che la Statale 16, che è necessaria, una volta passato il ponte Bastia, quando arriva in Romagna si ferma lì e non esiste un progetto preliminare che la congiunga a Ravenna”.
“Se Bonaccini dice che non ha 2 milioni di euro sui 110 mila complessivi, per rifare il progetto – fa notare Bergamini – con una variante che passa lontano dalle case, eliminando espropri e passaggi, potrebbe risparmiare a dire poco un terzo se non addirittura la metà. Basta buttare via i soldi in maniera scellerata. Si può risparmiare per fare un nuovo progetto”.
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