Portomaggiore
23 Gennaio 2020
Un uomo era a processo per una violenza sessuale ai danni di una prostituta avvenuta nel dicembre del 2014

Stupro di gruppo, assolto perché manca la prova del Dna

di Daniele Oppo | 2 min

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La vittima lo ha riconosciuto con certezza, ma manca la prova del Dna e il tribunale di Ferrara ha mandato assolto un uomo dall’accusa di violenza sessuale di gruppo.

Si è concluso così uno dei procedimenti per lo stupro subito la notte del 5 dicembre del 2014 da una prostituta serba all’epoca 26enne: venne fermata in strada da due persone lungo via Veneziani a Ferrara, dove stava lavorando, e costretta a forza a salire in macchina, picchiata, derubata della borsetta con dentro soldi e cellulare e abusata in auto. Poi venne portata in un casolare di Portomaggiore, dove ad attenderla c’erano altri cinque uomini che festeggiavano la nottata con una grigliata di maiale appena ucciso, alcol e sesso.

Alla fine venne lasciata libera e mentre vagava per strada in stato confusionale venne notata da una pattuglia dell’Arma lungo via Olmo. Mesi dopo fu lei a riconoscere uno degli autori in una mensa. Quattro uomini vennero arrestati: uno, non riconosciuto dalla vittima ma tradito dalle tracce di Dna, è stato già condannato a 8 anni in abbreviato, uno assolto e un terzo risulta ancora non reperibile. Ora è arriva la seconda assoluzione. Per l’imputato – difeso dall’avvocato Paolo Tebonati del Foro di Parma – il pm Ciro Alberto Savino aveva chiesto una condanna a 12 anni, considerando la testimonianza della vittima affidabile.

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