Cronaca
29 Dicembre 2019
Più di trecento persone in Certosa per l'addio al gestore de La Romantica. Grande commozione per la compagna e la figlia di 11 anni: "Merita di essere ricordato"

L’ultimo saluto a Enrico Cavallina, chef e “papà buono”

di Redazione | 2 min

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Un solenne fiume di lacrime ha accompagnato l’ultimo saluto di Enrico Cavallina, storico chef e gestore della trattoria La Romantica di via Ripagrande, stroncato da un malore improvviso e fatale all’età di 53 anni, nella mattinata di lunedì 23 dicembre.

A rendergli omaggio, nella chiesa di San Cristoforo, più di trecento persone, tra amici, conoscenti e semplici clienti, che hanno idealmente voluto stringersi intorno alla famiglia del ristoratore, con il fratello Andrea, la piccola figlia undicenne e la compagna Maria Teresa, seduti nelle prime file, vicino alla bara ricoperta da mazzi di fiori posta a pochi metri dall’altare, da dove il rettore del tempio della Certosa don Mario Bertieri ha officiato la cerimonia del commiato e benedetto il feretro.

Un momento – ha spiegato il sacerdote – in cui poter “ringraziare Dio per averci dato la possibilità di vivere un pezzo della nostra vita con Enrico, sia come parente che come amico e collaboratore”, che è stato successivamente scaldato dalle parole piene di amore e affetto della figlia che ha dipinto il proprio papà come “una persona molto buona, che merita di essere ricordata”, unite a quelle cariche di commozione pronunciata dalla donna che gli è stata vicina fino agli ultimi istanti della sua vita.

“Tante volte – ha raccontato Maria Teresa, riferendosi al compagno defunto con la voce rotta dall’emozione – mi hai detto che avresti voluto conoscermi almeno vent’anni prima. Anche io l’avrei voluto, ma abbiamo comunque avuto la fortuna di esserci incontrati e amati, nonostante mi sarebbe piaciuto avere avuto qualche tempo in più da passare insieme. Non dimenticherò mai quello che hai fatto per me, così come i tuoi occhi che mi fissavano senza dirmi niente, quando in realtà splendevano di gioia e felicità. Purtroppo è finita troppo presto”.

Al termine della funzione religiosa, le spoglie sono state consegnate agli addetti del tempio della cremazione, in attesa di conoscere il luogo della sepoltura, che verrà scelto dalla famiglia nelle prossime settimane.

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