di Elena Coatti

Oltre duecento persone al corteo organizzato dal centro sociale La Resistenza. Dal parco Coletta a piazza Castello studenti e lavoratori di ogni età hanno intonato insieme “Bella Ciao” e altri canti antifascisti. “Non ci importa in quanti siamo – dice il presidente del centro sociale Francesco Ganzaroli -. Essere qua per La Resistenza è già una vittoria. Anche senza sede, nonostante ci facciano la guerra ogni giorno da un anno e mezzo, il segnale è che le iniziative non si fermano. Anzi, la rete cresce sempre di più a livello cittadino”. 

Il sostegno è infatti prontamente arrivato da tante associazioni attive sul territorio, presenti alla manifestazione: Collettivo 25 Settembre, Cittadini del Mondo, Link Student3 Indipendent3, Out!*, Arci, Laboratorio SessFemm, Fronte della gioventù comunista e Ferrara per la Palestina.

Al termine della manifestazione si è aggregato anche Fabio Anselmo che, in un breve discorso intervallato dagli applausi dei presenti, ha voluto ringraziare tutti i partecipanti incoraggiandoli a protestare per ciò in cui credono. “Alle manifestazioni del 25 aprile io non voglio vedere cortei militari e voglio sentire parlare di resistenza e antifascismo. Questa non è la festa della libertà, ma della liberazione. Un concetto dinamico che implica lo sforzo e il sangue che le persone hanno versato affinché voi poteste essere qui a manifestare. Stiamo attenti al linguaggio che viene usato. Quel linguaggio è una propaganda nella quale la parola antifascismo non esiste. Non stanchiamoci di rilevarlo, anche questo vuol dire resistenza”.

La memoria della lotta partigiana contro i nazifascisti risiede e risuona anche nelle menti delle ragazze e dei ragazzi palestinesi che vivono a Ferrara. “Da 65 anni si porta avanti una resistenza popolare – dice Adam Sami, portavoce di Ferrara per la Palestina, durante il corteo -, ancora oggi si continua a lottare come si fece una volta contro l’occupazione nazifascista. Noi ci batteremo sempre contro il colonialismo, contro la segregazione razziale, contro la pulizia etnica e oggi ancora di più contro il genocidio in atto a Gaza”.

“Come Ferrara per la Palestina – continua Adam Sami – abbiamo presentato un documento all’amministrazione comunale. Un appello alla mobilitazione affinché la Giunta si dichiarasse favorevole al ‘cessate il fuoco’ e al riconoscere che è in atto un genocidio da parte di Israele. La risposta? Per Benito Zocca (Lega) è meglio che Israele non si fermi, perché noi palestinesi ‘ci riproduciamo come nutrie’ e perché se fosse per noi le donne non sarebbero nemmeno in Comune. Queste sono tutte accuse false e razziste”.

“Per me avere una rappresentanza sia all’interno che all’esterno della macchina amministrativa – aggiunge Adam Atik dell’associazione Cittadini del Mondo e candidato per la lista civica di Anselmo – è fondamentale. Le persone vogliono vedere prese di posizione più solide, nei confronti di affermazioni come quelle di Zocca per esempio, e una rappresentanza che non scenda a compromessi su tematiche strettamente connesse con la lotta dei partigiani”.

Tra i giovanissimi, il portavoce del Collettivo 25 Settembre e studente del liceo Ariosto, Andrea Malacarne ricorda Ludovico Ticchioni “che alla nostra età si unì alla resistenza partigiana e pagò con la vita”. E aggiunge: “Dire che questo governo è fascista è più rischioso di essere fascista, oggi. Per questo dobbiamo continuare noi giovani l’esperienza partigiana. Questo governo sarà la parodia del fascismo, ma noi non dobbiamo essere la parodia della Resistenza”.